Sant'Alessio-Forza d'Agrò, pace fatta sul depuratore: c'è l'accordo per saldare il debito
di Andrea Rifatto | 03/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/06/2021 | ATTUALITÀ
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I sindaci Giovanni Foti e Bruno Miliadò
È stata raggiunta un’intesa tra i Comuni di Forza d’Agrò e Sant’Alessio Siculo sui canoni di manutenzione pregressi per la gestione dell’impianto di depurazione fognaria di proprietà dell’Ente alessese, utilizzato anche dal limitrofo centro collinare. Dopo la mediazione promossa per arrivare ad una soluzione bonaria ed evitare uno scontro giudiziario già preannunciato, i due sindaci Bruno Miliadò e Giovanni Foti si sono incontrati nella sala consiliare forzese, assistiti dai propri legali di fiducia (Salvatore Giannetto per Forza d’Agrò ed Elia Costante per Sant’Alessio), e dopo un’ampia disamina della controversia, hanno esaminato il prospetto riepilogativo delle spese fino alla data del 31 dicembre 2020, concordando che il Comune di Forza d'Agrò dovrà versare a Sant'Alessio Siculo, a saldo stralcio a tacitazione di ogni pretesa, la somma complessiva di 198mila euro, pari alla quota di un quarto delle spese di manutenzione, suddivise in 168mila euro per quelle ordinarie e 30mila euro per quelle straordinarie. La somma di 15mila euro è già stata liquidata, mentre la restante parte verrà versata in sette anni con rate da 26mila euro annui. Forza d’Agrò scarica i propri reflui sin dal 1988 nell’impianto di contrada Cassarina, su disposizione del prefetto, visto che non ha un depuratore, ma dal 2014 non aveva più effettuato i pagamenti previsti per la gestione dell’impianto, contestando i conteggi, e nel frattempo l’importo dovuto per i canoni di depurazione dal 2013 al 2020, secondo Sant’Alessio, era lievitato fino a circa 300mila euro. Secondo l’attuale sindaco Bruno Miliadò l’Ente aveva bloccato i pagamenti anche perchè i canoni di depurazione venivano incassati dall’Eas, che gestisce ‘acquedotto forzese, senza essere poi girati al Comune. Nel 2018 l’Amministrazione del sindaco Foti aveva dato incarico all’avvocato Costante per il recupero coattivo delle somme, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria, ma adesso la questione è stata risolta.