Sant'Alessio, il Capo diventa un teatro con la magia del presepe vivente - FOTO
di Andrea Rifatto | 27/12/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/12/2018 | ATTUALITÀ
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La grotta della Natività (foto Andrea Zizzo)
Dieci anni dopo l’ultima volta Capo Sant’Alessio è tornato ad ospitare il presepe vivente, in un’atmosfera suggestiva, a due passi dal mare, che mancava dal 2008. Grazie all’iniziativa della Pro Loco, con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Parrocchia Santa Maria delle Grazie e dell’associazione Kalispera, il giorno di Natale alle falde del castello è andata in scena la 16esima edizione della Natività, con circa 100 figuranti disposti nelle varie postazioni allestite sulla collinetta, compresa la grotta dove nacque Gesù. “L’esordio del 25 è stata una prova generale per capire cosa correggere – commenta Salvatore Duro, presidente della Pro Loco – ma c’è stato già un ottimo riscontro con circa 600 spettatori che hanno gradito e applaudito più volte. Il nostro presepe – aggiunge – è un vero e proprio spettacolo teatrale, con il pubblico che assiste come se fosse in platea alle varie rappresentazioni, dalla Creazione, alla Profezia di Isaia, all’Annunciazione e agli altri momenti della Natività, accompagnati dalle musiche”. Il presepe vivente sul Capo Sant’Alessio non prevede infatti che i visitatori possano girare lungo il percorso, anche per motivi di sicurezza, ma regala comunque uno spettacolo unico in un luogo magico. A vestire i panni di San Giuseppe è stato ancora una volta Salvatore Riggio, quelli di Maria sono stati indossati alla “prima” da Cristina Mondello, moglie del sindaco di S. Teresa e deputato regionale Danilo Lo Giudice, mentre Gesù è stato interpretato dal loro figlio Marco di due mesi e mezzo. Maria e il bambinello nel corso delle successive rappresentazioni saranno interpretati da altri figuranti. Prossimi appuntamenti sul Capo sabato 29 e poi l’1 e 5 gennaio, sempre a partire dalle ore 18.