Giovedì 21 Novembre 2024
Accolta l'istanza del Comune e sospesa la sentenza del Tar favorevole all'azienda


Sant'Alessio, il Cga blocca l'antenna Wind-Tre: "Possibili pregiudizi alla salute umana"

di Andrea Rifatto | 28/02/2021 | ATTUALITÀ

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Quanto già installato sul terrazzo dell'edificio

Arriva un punto a favore del Comune di Sant’Alessio nella vicenda legata all’installazione dell’antenna per la telefonia mobile di Wind-Tre. Dopo la sentenza del Tar di Catania che ha dichiarato illegittimi tutti gli atti emanati dall’Ente, finalizzati a bloccare l’installazione della stazione radio base, e ha dato ragione al colosso delle telecomunicazioni, adesso il Cga di Palermo ha accolto l'istanza cautelare presentata con il ricorso di appello dall’Ente, difeso dall’avvocato Carmelo Moschella, e ha sospeso l’esecutività della sentenza di primo grado, bloccando quindi l’esecuzione delle opere. I giudici hanno specificato con un’ordinanza che “a un primo esame la complessità sia in fatto che in diritto delle questioni sollevate nel giudizio esige una valutazione approfondita che solo un esame della controversia nel merito può garantire” e quindi hanno rinviato la discussione all’udienza del 17 giugno: intanto, però, hanno rilevato come “quanto al periculum in mora, avuto riguardo alla comparazione degli interessi coinvolti, va posto in risalto il rischio che dal completamento dei lavori e dall’attivazione della stazione radio base possano derivare pregiudizi alla salute dei cittadini, mentre l’interesse fatto valere dalla società appellata può essere salvaguardato attraverso una fissazione dell’udienza di merito in tempi brevi”. Dunque istanza cautelare accolta, esecutività della sentenza sospesa e divieto per Wind-Tre di proseguire i lavori. Il Tar ha accolto nei mesi scorsi i ricorsi presentati dalla società, difesa dall’avvocato Giuseppe Sartorio, contro il Comune, la Città metropolitana e l’Arpa di Messina sulla realizzazione dell’impianto su un edificio privato in via Consolare Valeria 25, i cui lavori sono stati sospesi dall’Ufficio tecnico che ha poi ordinato anche la demolizione di quanto realizzato, contestando l’assenza di alcuni documenti e violazioni di carattere tecnico e regolamentare. Secondo i giudici di primo grado, invece, Wind-Tre ha operato legittimamente in virtù del silenzio assenso a seguito dell’istanza di autorizzazione presentata il 25 marzo 2019, mentre i provvedimenti comunali sono stati emessi solo successivamente la scadenza del termine dei 90 giorni e senza comunicazione di avvio del procedimento, circostanza che ha reso illegittimi gli atti comunali. Nel giudizio al Cga è coinvolta anche l’Arpa perchè ha rifiutato l’emissione di un nuovo parere e revocato i precedenti, mentre Città metropolitana e Asp non si sono costituite.


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