Sant’Alessio, il Cga salva il chiosco sul lungomare: ribaltata la sentenza del Tar
di Andrea Rifatto | 26/04/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/04/2025 | ATTUALITÀ
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La struttura può proseguire la sua attività
Ribaltata in appello la sentenza del Tar di Catania che lo scorso ottobre ha annullato il permesso di costruire, rilasciato dal Comune l’1 luglio 2021, per la costruzione di un chiosco su un'area demaniale del lungomare di Sant’Alessio Siculo. Ad avviare il contenzioso era stata la proprietaria di un appartamento situato nel complesso residenziale alle spalle del piccolo punto di ristoro, rappresentata dall’avvocato Davide Alfredo Luigi Negretti, che in primo grado l’aveva spuntata in quanto i giudici avevano stabilito che il manufatto non rientrava tra le opere e gli impianti destinati alla diretta fruizione del mare e non rispettava il vincolo di inedificabilità assoluta entro la fascia di rispetto dei 150 metri dalla battigia. La società “Zefiro Srls”, costruttrice del chiosco, difesa dall’avvocato Rosario Calanni Fraccono, ha presentato ricorso al Cga di Palermo contro la ricorrente e il Comune (che non si è costituito) e i giudici lo hanno accolto in quanto fondato nel merito, respingendo il ricorso di primo grado. Nella sentenza breve il Cga ha stabilito che «si tratta di un chiosco per alimenti e bevande, realizzato con struttura amovibile secondo le prescrizioni del Regolamento edilizio vigente, a seguito dell’Autorizzazione Paesaggistica del 2011 rilasciata dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Messina, collocato a circa 20 metri dal mare e dedicato ad attività stagionale, chiaramente dunque connesso alla stretta “fruibilità del mare” da parte della collettività». Un rilievo che esclude come «l’allocazione in prossimità del mare risulti meramente accidentale e occasionale e non sia inerente all’attività esercitata», che ha consentito così ai proprietari di poter mantenere la struttura, riaperta nei giorni scorsi.