Sant'Alessio, il Comune chiede quasi mezzo milione di euro allo Stato per pagare i debiti
di Andrea Rifatto | 18/10/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/10/2020 | ATTUALITÀ
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Le somme saranno restituite in 30 anni
Sarà sfruttata anche dal Comune di Sant’Alessio l’opportunità concessa dal decreto “Rilancio”, approvato dal Governo a maggio, di chiedere un’anticipazione di liquidità per pagare i debiti accumulati nel corso degli anni. Gli enti locali in carenza di risorse, anche a seguito della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell'epidemia da Covid 19, che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019 per somministrazioni, forniture, appalti e obbligazioni per prestazioni professionali, possono infatti chiedere alla Cassa depositi e prestiti l'anticipazione di liquidità da destinare ai pagamenti. A Sant’Alessio l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Foti ha deciso di percorrere questa strada e ha ritenuto opportuno attivare il ricorso all'anticipazione di liquidità, in considerazione della carenza di risorse finanziarie liquide necessarie per il rispetto dei tempi di pagamento. La richiesta ammonta in totale a 413mila 922 euro, importo calcolato sulla base dei prevedibili flussi di cassa e delle fatture ad oggi non ancora liquidate e pagate, compresi i debiti fuori bilancio: somma che l’Amministrazione prevede di restituire in 30 anni, periodo massimo previsto dal decreto “Rilancio”, ad un tasso di interesse pari all’1,226%. Il piano di ammortamento a rate costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi, prevede il pagamento della prima rata a partire dal 2022 e il versamento non oltre il 31 ottobre di ogni anno. Ciò consentirà così di superare le carenze di liquidità ed effettuare i pagamenti relativi a spese per le quali è già prevista idonea copertura di bilancio e che non costituiscono dunque indebitamento. La domanda di anticipazione delle somme, sottoscritta dal sindaco e corredata dall'attestazione di copertura finanziaria delle spese, è stata verificata dal revisore dei conti e già inviata alla Cassa depositi e prestiti.