Sant'Alessio, il nuovo lungomare resta un sogno nel cassetto: niente fondi per il progetto
di Andrea Rifatto | 10/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/10/2021 | ATTUALITÀ
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L'elaborato prevede anche dei gradoni sulla spiaggia
L’obiettivo era quello di far cambiare volto alla litoranea, ammodernandola per adeguarla alle nuove esigenze puntando magari a quell’idea del chilometro più bello d’Italia immaginata più volte in passato. Ma per il momento rimane un sogno nel cassetto. Non è stato infatti finanziato il progetto di recupero e riqualificazione strutturale e funzionale del lungomare di Sant’Alessio Siculo, presentato a luglio alla Regione con la partecipazione al bando per interventi di rigenerazione e sviluppo urbano, rivolto ai comuni con popolazione inferiore ai 60.000 abitanti. L’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità ha pubblicato le graduatorie provvisorie e l’istanza inviata dall’Amministrazione comunale è stata inserita tra quelle ammissibili a finanziamento (salvo esclusione a seguito di futura istruttoria) ma non finanziate per carenza di fondi. In questa fase sono stati infatti finanziati solo 14 interventi, secondo l’ordine di arrivo delle istanze, per un totale di 12 milioni di euro, mentre altri 14 troveranno copertura finanziaria a seguito del rimpinguamento delle risorse, anche mediante l’utilizzo dei ribassi d’asta ottenuti dopo l’espletamento delle gare d’appalto. I progetti andavano presentati a partire dalle ore 9 del 6 luglio e Sant’Alessio lo ha inoltrato alle 9.00.56, ma non è stato sufficientemente veloce e dunque non è rientrato tra le istanze finanziate. L’Amministrazione aveva presentato un elaborato redatto dall’ingegnere Pietro Mifa dell’Ufficio tecnico per una spesa complessiva di 953mila 812 euro, di cui 706mila 271 per lavori e 247mila 541 per somme a disposizione: si tratta di uno stralcio, per una lunghezza di circa 700 metri, del più corposo intervento da 2 milioni 275mila euro pensato già nel 2010 e messo nero su bianco con un progetto preliminare prodotto allora dall’ingegnere Bevacqua, ma rimasto finora nei cassetti del municipio per l’assenza di fondi e di opportunità di finanziamento. L’idea, che rimane ancora sulla carta, è quella di realizzare un sistema a gradoni sulla barriera radente posta tra il lungomare e la spiaggia, con aree pedonali e pista ciclabile eliminando i marciapiedi così come sono attualmente, oltre ad altri interventi volti anche al miglioramento ambientale e al risparmio energetico. Un’opportunità per il momento sfumata per ammodernare la litoranea, sulla quale negli ultimi vent’anni si è intervenuti con vari lavori ma mai con un “disegno” complessivo.