Giovedì 21 Novembre 2024
La dirigente scolastica replica alle dichiarazioni sulla concessione del plesso


Sant'Alessio, "Il vicesindaco ha fatto un autogol, parole oltre limite e fuori luogo"

di Andrea Rifatto | 01/02/2018 | ATTUALITÀ

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Enza Interdonato e Franco Santoro

“Le affermazioni del vicesindaco Franco Santoro non si coniugano né con la normativa, e ciò è grave, né con la funzione assegnatagli, e ciò è ancora peggio”. Dura replica della dirigente dell’Istituto comprensivo di S. Teresa di Riva, Enza Interdonato, dopo le dichiarazioni dell’amministratore sulla vicenda della concessione a terzi dei locali del plesso scolastico “Antonio Gussio” di Sant’Alessio Siculo al di fuori dall’orario scolastico, regolata da una convenzione approvata in Consiglio comunale ma non condivisa né firmata dalla dirigente. Santoro ha ribadito come la convenzione approvata in Aula rimarrà quella, sottolineando che la struttura è di proprietà del Comune e dunque ad avviso dell’Amministrazione non è necessaria alcuna autorizzazione da parte del Consiglio d’Istituto per concedere i locali. Dichiarazioni bollate come “oltre limite e misura” dalla dirigente del Comprensivo. “A scuola ci preoccupiamo di insegnare il dialogo, non le supponenti imposizioni mal fondate sia nella prospettiva giuridica che nella prospettiva socio-formativa di pertinenza – ha aggiunto Interdonato – e dall’assessore all’Istruzione la scuola attende democratico confronto, nel rispetto di ruoli, posizioni e procedure. Non altro. Altro è solo un autogol, per usare un termine sportivo”. Poi l’invito al vicesindaco Santoro alla lettura del D. Lgs. 297/1994 (art. 96), del Decreto Interministeriale 44/2001 (art. 33) e del Decreto Interministeriale 44/2001 (art. 50), “dettami legislativi da cui ne discende che la formula indispensabile per la concessione dei locali scolastici è “previo assenso ed in ottemperanza ai criteri deliberati dal Consiglio d’Istituto”.

La dirigente scolastica lamenta di non essere stata informata delle modifiche apportate dal Comune alla bozza di convenzione, “che mi è stata informalmente richiesta e informalmente, per pura cortesia, trasmessa per le vie brevi al richiedente Natale Ferlito (esperto del sindaco allo Sport). Non ho avuto notizia, neanche informalmente, delle modifiche apportate (non è quindi, stata ricambiato l’atto di cortesia, come dovuto, in un clima di collaborazione rispettosa e attenta) e la deliberazione del Consiglio di Sant’Alessio è pervenuta tramite Pec all’Istituto comprensivo di S. Teresa il 23 gennaio, posteriormente ad un’autorizzazione concessa (?) e prima ancora, quindi, dell’invio della Convenzione stessa, che si riteneva dovesse/potesse essere firmata  in autonomia dal dirigente scolastico, senza, alcuna procedura relativa alla convocazione e alla deliberazione del Consiglio d’Istituto. Letta la Convenzione approvata in Aula consiliare il 17 gennaio colto il tenore non rispettoso delle attribuzioni del Consiglio d’Istituto – conclude la dirigente Enza Interdonato – tramite comunicazione, per le vie brevi,  si conviene, con il sindaco Giovanni Foti, che saranno proposti degli emendamenti, a seguito di apposita e necessaria deliberazione del Consiglio d’Istituto stesso”. La dirigente ribadisce in conclusione che non è stata espletata la procedura prevista dalla normativa e che quanto affermato dal primo cittadino, che aveva annunciato l'apertura alla cittadinanza in particolare della palestra, "si presenta come un atto di imposizione e presunzione del dichiarante nei confronti della scuola".

Più informazioni: concessione scuola s. alessio  


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