Sant'Alessio, la discarica della vergogna pronta a esplodere: consigliere interroga - FOTO
di Andrea Rifatto | 06/02/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/02/2020 | ATTUALITÀ
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I rifiuti accatastati dietro il campo sportivo
Una bomba ecologica, una discarica a cielo aperto che potrebbe esplodere da un momento all’altro con un incendio dagli effetti incalcolabili. Ce ne siamo occupati lo scorso agosto ma da allora non è cambiato nulla. L’estremità nord di Sant’Alessio Siculo è un immondezzaio e nessuno, da anni, si cura di rimuoverlo. Tutta l’area limitrofa al torrente Agrò, alle spalle del campo da calcio, è da oltre un anno sito di stoccaggio di scarti di ogni tipo: basta girare l’angolo dalla via Mantineo nella stradina che collega con la Strada provinciale 12, sbarrata alle auto da qualche mese così come l’ingresso lato mare, per trovarsi davanti a una distesa lunga almeno 50 metri e larga tre-quattro fatta di scarti di potature, tronchi e rami, accatastati negli anni dal Comune o dalle ditte che per conto dell’Ente hanno effettuato la manutenzione del verde, in attesa forse di essere rimossi dall’Ato Me4, ma anche pneumatici, sacchi di immondizia e ingombranti. Il tutto tra topi e serpenti. Allo stesso modo permane il degrado lungo la strada che conduce verso mare fino alla passerella del torrente Agrò e verso monte nella zona del corridoio “ecologico”. Su questa vergogna il consigliere comunale indipendente Nino Lo Monaco ha presentato ieri un’interrogazione al sindaco Giovanni Foti e agli assessori Saro Trischitta (Igiene e Sanità) e Natale Ferlito (Ambiente). “Da diverso tempo l'area versa in una situazione di degrado ed incuria senza precedenti, divenuta ormai ricettacolo di rifiuti di ogni genere, anche speciali – scrive Lo Monaco – e moltissime lamentele giungono da cittadini che non tollerano oltremodo tale situazione e tra questi quanti, amanti dello sport e dell'aria salubre, frequentano giornalmente l’area e il vicino corridoio ecologico (anch'esso ad oggi lasciato in uno stato pietoso e vergognoso di abbandono e incuria e di cui non è ben chiaro ancora a distanza di anni dalla sua realizzazione di chi sia la reale competenza su eventuali lavori e manutenzioni varie da effettuare per renderlo decoroso e fruibile) oltre che il campo sportivo adiacente dove si svolgono anche attività ludico-motorie. Ad oggi – prosegue il consigliere – non si è a conoscenza di eventuali interventi programmati e/o predisposti di bonifica e pulizia dell'intera zona ed è improrogabile e urgente trovare soluzioni atte a risolvere la grave e perdurante situazione di degrado ed incuria che crea notevoli inconvenienti soprattutto di natura igienico-sanitaria” e agli amministratori Nino Lo Monaco chiede dunque “se e in che termini intendano risolvere il problema; se sono stati predisposti atti ed interventi per bonificare l'intera area; se sono stati informati altri Enti ed autorità eventualmente competenti (Arpa, Asp, Demanio fluviale, Città metropolitana, Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani), se è già in itinere un eventuale intervento di riqualificazione dell'intera area e se sì quale e quali sono i tempi di intervento previsti".