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Ordinata al Comune la restituzione di parte del finanziamento concesso nel 2010


Sant'Alessio, la Regione scopre anomalie e chiede indietro i fondi per l'ex discarica

di Andrea Rifatto | 31/10/2020 | ATTUALITÀ

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L'area di contrada Cassarina

A dieci anni di distanza dalla concessione del finanziamento per la messa in sicurezza demergenza dellex discarica, la Regione siciliana chiede indietro al Comune di Sant’Alessio parte di quel contributo, dopo aver rilevato anomalie nelle procedure adottate. Il Dipartimento dell'Acqua e dei Rifiuti ha infatti richiesto la restituzione di 84mila 344 euro rispetto ai 258mila 974 euro trasferiti all’Ente a chiusura dell’intervento, dopo l’approvazione del quadro economico finale siglato nel luglio 2016 dalla precedente Amministrazione comunale. Adesso, invece, l’Unità di Monitoraggio e controllo di 1° livello dei fondi strutturali del Dipartimento ha ritenuto ammissibile solo l’importo di 174mila 629 euro, intimando la restituzione del restante 32,5%, già liquidato al termine degli interventi della bonifica del sito di contrada Cassarina, utilizzato nei decenni scorsi per smaltire i rifiuti. La somma da restituire è relativa per 56mila 005 euro alle competenze tecniche non ritenute adesso ammissibili (27mila 974 per progettazione e direzione lavori, 20mila 111 per studio geologico e indagini e 7mila 919 per coordinamento sicurezza) e per 28mila 338 euro a spese non certificate per carenza documentale. Dunque il Dipartimento Acqua e Rifiuti ha chiesto al Comune di Sant’Alessio la restituzione di 84mila 344 euro entro 30 giorni con un atto di diffida e costituzione in mora, avviando il procedimento di recupero coatto. L’Amministrazione comunale è decisa però a dare battaglia e per tutelare gli interessi dell’Ente ha deciso di “contrastare le pretese avanzate, ritenendone sussistenti i motivi per la costituzione in giudizio”, affidando l’incarico all’avvocato Renzo Briguglio con studio a Santa Teresa, per una spesa di 2mila 583 euro, per opporsi alla richiesta della Regione e garantire assistenza stragiudiziale al Comune, in quanto l’intimazione formulata costituisce al momento solo un atto di costituzione in mora, non autonomamente impugnabile dinanzi all'Autorità giudiziaria. La messa in sicurezza e la bonifica dell’ex discarica di Cassarina venne finanziata nel giugno 2010 dell’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità con uno stanziamento di 311mila euro, di cui 211mila 104 per lavori, secondo il progetto approvato nel dicembre 2009 dall’Amministrazione anche allora guidata dall’attuale sindaco Giovanni Foti: le opere vennero affidate all’impresa “Mi.Co Srl” di Mussomeli (Caltanissetta) con un ribasso del 21,3562%, per un importo di 173mila 117 euro oltre a 85mila 856 di somme a disposizione, e avviate il 30 giugno 2011 per essere completate il 23 marzo 2012. Vennero realizzati lavori di consolidamento, bonifica, impermeabilizzazione e raccolta del percolato, in modo da mettere in sicurezza il sito per gli anni futuri. Nel 2009 il Comune aveva affidato gli incarichi di progettazione esecutiva, direzione lavori e assistenza al collaudo all’architetto Giuseppe La Torre, coordinatore sicurezza e responsabile dei lavori al geometra Agatino Cafeo e relazione geologica-geognostica al geologo Fabio Ucchino, scelti secondo l’Amministrazione con procedure ad evidenza pubblica e dunque rispettando le indicazioni della Regione.


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