Sant'Alessio, l'Amministrazione non lascia ma raddoppia per riqualificare Villa Genovesi
di Andrea Rifatto | 05/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/11/2022 | ATTUALITÀ
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Il cantiere aperto sulla dependance
Fallito il tentativo avviato tre anni fa, l’Amministrazione comunale di Sant’Alessio Siculo non lascia ma… raddoppia per avviare il percorso di riqualificazione energetica di Villa Genovesi, storico edificio situato al centro del paese. Grazie al contributo da 50mila assegnato annualmente dal Governo per investimenti in materia di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile, è stato deciso di partire con un intervento di riqualificazione della dependance, il piccolo edificio annesso situato sul lungomare e utilizzato come biblioteca e sede delle associazioni di radioamatori. L’Ufficio tecnico ha dunque redatto un progetto da 49mila 999 euro, di cui 38mila 101 euro per lavori e 11mila 897 euro per somme a disposizione, affidando i lavori alla ditta “Brancato Giuseppe” di Casalvecchio Siculo, che ha proposto un ribasso del 5% per una spesa di 27mila 825 euro, oltre 8mila 811 euro per oneri di sicurezza, per un totale di 40mila 300 euro Iva inclusa. L’impresa effettuerà il rifacimento degli intonaci esterni, la sistemazione degli infissi e installerà un impianto fotovoltaico in modo da produrre l’energia elettrica necessaria ad alimentare la struttura. Già nel 2019 la precedente Amministrazione aveva deciso di riqualificare la dependance di Villa Genovesi con un intervento di isolamento dell’involucro edilizio, utilizzando un contributo da 24mila 338 euro assegnato dalla Regione, ma l’iter non è andato avanti e quelle somme non sono mai arrivate. È in fase di aggiornamento, invece, il progetto di messa in sicurezza ed efficientamento energetico dell’edificio principale di Villa Genovesi, per il quale l’Amministrazione comunale di Sant’Alessio Siculo ha impegnato un contributo statale da 100mila euro. Un anno fa i lavori erano stati affidati all’impresa “Bcostruzioni Srl” di Forza d’Agrò, che però lo scorso giugno ha rinunciato all’appalto da 80mila euro: successivamente è stato risolto il contratto con il Comune e nel frattempo i prezzi dei materiali sono cambiati e dunque è necessario aggiornare l’elaborato e individuare un’altra impresa, evitando di correre il rischio che il contributo venga revocato qualora non siano rispettati i tempi di attuazione dell’intervento.