Sant'Alessio, multato il Comune perché il depuratore scarica in mare senza autorizzazione
di Andrea Rifatto | 09/04/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/04/2022 | ATTUALITÀ
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Violazione contestata da Capitaneria e Città metropolitana
Non c’è stata altra scelta che pagare la sanzione, seppur con l’amaro in bocca perchè oltre al danno è stata una vera e propria beffa. Il Comune di Sant’Alessio Siculo ha infatti saldato alla Città metropolitana l’ordinanza-ingiunzione notificata nel marzo 2021, relativa ad un verbale elevato nell’ottobre 2019 elevato dalla Capitaneria di Porto di Messina che ha contestato al Comune la violazione dell’articolo 124 comma 1 del Decreto Legislativo 152/2006 (Testo unico dell’Ambiente), per aver scaricato in mare i reflui (depurati) in uscita dall’impianto di depurazione fognaria, al largo della foce del torrente Salice, senza la necessaria autorizzazione da parte della Regione siciliana. Una violazione di carattere amministrativo che è costata 6mila 015 euro, somma liquidata nei giorni scorsi dall’Ufficio tecnico. Una sanzione dovuta ai ritardi della burocrazia regionale, visto che l’Amministrazione comunale, appena insediatosi nel giugno 2017, ha inviato la richiesta di rinnovo dell’autorizzazione considerato che quella precedente del 2013 era scaduta, ma fino ad oggi, nonostante l’Ufficio tecnico si sia adoperato inviando otto integrazioni documentali fino al 2019 e tre solleciti tra 2020 e 2021, tutti rimasti senza risposta, non è stato rilasciato il nulla osta. Un anno fa il responsabile dell’Utc e il sindaco Giovanni Foti avevano inviato alla Città metropolitana una memoria difensiva in merito alle presunte irregolarità riscontrare, senza però aver ricevuto risposta, ed era stato poi deciso di costituirsi in giudizio contro l’ordinanza dell’ex Provincia, tanto che la giunta aveva dato incarico all’avvocato Anita Maria Lo Po di Mongiuffi Melia, che poi non si è concretizzato a causa dei tempi ristretti. Ancora oggi Sant’Alessio attende che la Regione completi l’iter rinnovando l’autorizzazione allo scarico in mare del depuratore, così da chiudere la pratica e consentire al Comune di non rischiare altre contestazioni per una violazione che si troverebbe a compiere contro la propria volontà.