Sant'Alessio, partono i lavori per la barriera radente: ecco come si protegge il lungomare
di Andrea Rifatto | 10/02/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/02/2022 | ATTUALITÀ
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Lo scavo per la posa dei massi a ridosso del muro
Dal mare alla spiaggia, si lavora incessantemente su più fronti a Sant’Alessio Siculo per le opere di salvaguardia della costa, finanziate dalla Regione con 13 milioni di euro di fondi Poc inseriti nel Patto per il Sud. In questi giorni sono stati avviati i lavori a terra nella zona sud del paese, nel tratto di litoranea dove è prevista la costruzione della scogliera radente, che si estenderà per un tratto di circa 250 metri dal Capo fino alla piazzetta-belvedere situata nei pressi di via Dei Normanni. Le ruspe dell’impresa “Sant’Alessio Scarl” di Barcellona Pozzo di Gotto, esecutrice di lavori appaltati per 6,3 milioni di euro all’associazione temporanea “European Construction Company Spa” di Priolo Gargallo-“Ca.Ti.Fra Srl” di Barcellona Pozzo di Gotto-“C.G.F. Srl” di Vallo della Lucania, hanno iniziato le operazioni di scavo in profondità a ridosso del muro di contenimento del lungomare, dove verrà costruita la scogliera larga 6,70 metri alla base (sulla sabbia) e 3 metri in testa, ad una quota di 3,50 metri, costituita da 7.640 metri cubi di massi (500-700 mm) cementati tra loro con 2.793 metri cubi di calcestruzzo, con il lato inclinato a faccia vista, in modo da formare un corpo unico a protezione dell’abitato. Operazioni delicate seguite dai tecnici, con in testa l’ingegnere Francesco Giordano, progettista e direttore dei lavori e il geometra Marco Calabrese, direttore del cantiere, con la presenza costante sui luoghi anche del sindaco Giovanni Foti e degli amministratori comunali, che confidano nelle opere in corso, riguardanti il secondo stralcio di completamento del terzo lotto, per mettere definitivamente in sicurezza il litorale di Sant’Alessio, completando gli interventi avviati ormai nel lontano 1996. Durante le operazioni di scavo sotto via Dei Normanni sono emerse le fondamenta di quella che un tempo era la piazzetta che si affacciava sul mare, inghiottita da una mareggiata e poi demolita definitivamente, e lo “scheletro” di tre vecchie fosse settiche che verranno adesso abbattute per far posto alla barriera radente, i cui lavori di costruzione dovranno essere ultimati prima dell’estate per non compromettere la stagione balneare. Parallelamente prosegue l’approvvigionamento dei massi che serviranno per realizzare la barriera soffolta in mare, posizionati sulla spiaggia all’estremità nord in attesa che nelle prossime settimane vengano collocati in acqua da un motopontone: il progetto prevede infatti la rifioritura (potenziamento) della scogliera già esistente per una lunghezza di 1.628 metri, nel completamento nelle parti dove finora non è stata realizzata (per un’estensione di 78 metri tra cui la zona dello scarico del depuratore fognario) e nella definizione in un tratto di 44 metri lato torrente Agrò. Inoltre si interverrà con il ripristino in diversi tratti della scogliera radente già esistente con interventi di sistemazione del cordolo sommitale e della ringhiera del muro di contenimento del lungomare.