Sant’Alessio, “Quel sottopasso è una vergogna”: a 4 anni dall’apertura manca il collaudo
di Andrea Rifatto | 28/02/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/02/2017 | ATTUALITÀ
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Il sottopasso allagato il 25 novembre 2016
A quattro anni dall’apertura, rimane una ferita aperta che difficilmente potrà rimarginarsi. Il sottopasso ferroviario realizzato a Sant’Alessio Siculo nel 2012 da Rete Ferroviaria Italiana e Anas, in sostituzione del passaggio a livello esistente dalla fine dell’800, ossia sin da quando entrò in funzione la linea Messina-Catania, continua a rappresentare una criticità per la circolazione sulla Strada statale 114. La questione è stata affrontata in Consiglio comunale su iniziativa del gruppo di minoranza, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Rosa Anna Fichera chiedendo “lo stato dell’arte sul collaudo e sulla consegna dei lavori alla luce delle criticità strutturali, della forte esposizione al rischio dei passanti e della vulnerabilità in caso di calamità o chiusura dell’autostrada”. Inaugurata nel febbraio 2013 dopo non poche proteste per il protrarsi dei lavori, l’opera ha da subito mostrato tutte le sue debolezze, a partire dal fatto che è stato vietato il transito ai mezzi con lunghezza superiore ai 12 metri, che prima circolavano invece senza problemi, in quanto rischierebbero di rimanere incastrati nella pericolosa doppia curva che si snoda sotto il rilevato ferroviario. Dunque un passo indietro. “Di recente, durante il maltempo del 25 novembre, il sottopasso si è allagato divenendo inagibile – ha evidenziato il consigliere di minoranza Daniela Carnabuci – e vogliamo capire sapere su chi ricade la responsabilità in caso di incidenti e se non sia il caso che il Comune si doti di una polizza assicurativa per coprire eventuali richieste risarcitorie per i danni che potrebbero subire gli automobilisti in quel tratto”. Forti perplessità sulla sicurezza di quel tratto di Ss114 sono state espresse dall’opposizione anche riguardo al passaggio del Giro d’Italia in programma il 10 maggio durante la tappa Pedara-Messina, quando i ciclisti e i mezzi al seguito percorreranno per la prima il sottopasso: l'ultimo transito a Sant'Alessio della carovana rosa avvenne infatti nel 2011 in direzione Catania, quando esisteva ancora il passaggio a livello. Alle domande della minoranza ha risposto il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Giuseppe Cacciola, spiegando che vi è solo un collaudo parziale dei lavori e che gli stessi non sono stati eseguiti in linea al progetto, in quanto mancano ancora le barriere antirumore a protezione delle abitazioni. “Proporrò alla Giunta di procedere con un’azione di rivalsa nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana – ha detto Cacciola – per il mancato rispetto del progetto”. Il sindaco Fichera ha invece replicato che l’opera è stata realizzata da Rfi e Anas senza che il Comune abbia avuto voce in capitolo e che il sottopasso non presenta problematiche particolari avendo superato brillantemente tutte le prove il 5 ottobre 2015, in occasione della chiusura dell’autostrada per la frana di Letojanni, quando tutto il traffico venne deviato sulla Statale 114. “Non ci risultano allagamenti durante il maltempo del 25 novembre – ha aggiunto il primo cittadino – perché abbiamo costantemente monitorato il territorio avendo attivato il Centro operativo comunale di Protezione civile”. “Un’opera ridicola, una vergogna per tutti – ha ribadito il capogruppo d’opposizione Giuseppe Riggio – e le colpe ricadono anche sui tecnici comunali del tempo che non hanno vigilato sul progetto. E il 5 ottobre i mezzi pesanti sono stati fatti transitare a senso unico alternato, altrimenti si sarebbero incastrati”.