Sant'Alessio, "Serve l'imposta di soggiorno per far cassa: il bilancio è in difficoltà"
di Andrea Rifatto | 13/01/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/01/2023 | ATTUALITÀ
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In estate aumentano notevolmente le presenze
“Siamo un comune a vocazione turistica, con molte strutture alberghiere ed extra-alberghiere, e per questo motivo rientriamo nei parametri per istituire l’imposta di soggiorno”. Ad avanzare la proposta sono i consiglieri comunali di minoranza di Sant’Alessio Siculo, che hanno presentato una mozione per impegnare il sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale “a costituire il tanto decantato tavolo di lavoro per redigere un apposito regolamento e a muovere tutte le altre azioni necessarie per istituire la tassa di soggiorno”. Secondo Tina Cannavò, Cristina Triolo e Giuseppe Riggio, visto che l’Amministrazione intende potenziare il turismo, valorizzare il proprio territorio e incrementare la permanenza anche destagionalizzata, è necessario predisporre adeguati servizi pubblici, salvaguardare il patrimonio artistico ed ambientale e organizzare eventi culturali: tutte attività che necessitano di ingenti risorse finanziarie reperibili grazie al gettito derivante dall’imposta, che per legge è a carico di chi soggiorna o pernotta nelle strutture ricettive. “L’Amministrazione comunale deve soffermarsi a riflettere sull’importanza dell’autonomia finanziaria del nostro comune - scrivono i tre consiglieri - dove il bilancio ha chiaramente evidenziato un deficit, cioè la capacità di riscuotere quelle tasse che dovrebbero alimentare il primo titolo delle entrate e sostenere la spesa corrente. A nostro parere, la parte preponderante delle risorse correnti non è rappresentata dai trasferimenti statali o regionali, bensì dalle entrate autonome tributarie ed extratributarie ed è giunto il momento di attivare tutte quelle possibilità di far cassa che aiuterebbero la programmazione finanziaria e la garanzia dei servizi basilari. L’imposta di soggiorno è una di queste”. Nella mozione si ricorda che la tassa dovrà essere stabilita secondo i criteri di gradualità in proporzione al prezzo, stabilendo le tariffa in base alla tipologia delle strutture ricettive sia alberghiere che extra-alberghiere, prevedendo alcuni casi di esenzione dal contributo di soggiorno, da disciplinare e dettagliare in sede regolamentare, che trovano fondamento nel sociale e nel principio di solidarietà, come ad esempio le persone che soggiornano non per turismo ma per motivi di salute e i minori.