Sant'Alessio, stangata in arrivo per le bollette dell'acqua. No all'adesione a Messinacque
di Andrea Rifatto | 09/07/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/07/2023 | ATTUALITÀ
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L'aula ha detto no alla nuova società di gestione
Nonostante il timore generale che a farlo sarà la nuova società “Messinacque Spa”, alla quale è stato deciso di non aderire, ad aumentare le bollette idriche a Sant’Alessio ci ha pensato l’Amministrazione comunale. La giunta, su proposta del sindaco Domenico Aliberti, ha infatti approvato nuove tariffe del servizio idrico integrato per il 2023, che subiscono un incremento del 36% rispetto a quelle in vigore da diversi anni. I ricavi del 2022 sono stati di 325mila 081 euro e applicando l’aumento massimo previsto dall’Arera, pari al 10,5%, si sarebbe avuto un introito di 359mila 214 euro, ma il Comune ha invece stimato che i costi per il 2023 saranno di 562mila 244 euro (oltre Iva per un totale di 670mila euro), aumentati soprattutto per gli incrementi dei costi dell’energia elettrica per il sollevamento dell’acqua, importo dal quale vanno sottratte entrate per 12mila euro del fondo per gli enti locali per garantire la continuità dei servizi e 1.000 euro per diritti di allaccio. Dunque il totale da recuperare con i ricavi della tariffa ammonta a 549mila 244 euro e nonostante l’applicazione dell’aliquota massima del 10,5% prevista dall’Arera, l’Amministrazione ha valutato come questa misura non sia sufficiente a garantire neanche la copertura dell’80% dei costi, soglia minima ritenuta necessaria per non rischiare il default finanziario in quanto il Comune si trova in procedura di riequilibrio. Quindi è arrivato il via libera all’aumento delle tariffe del 36%, in vigore dall’1 gennaio 2023, per garantire entrate pari a 442mila 110 euro. La delibera è stata inviata all’Ambito territoriale idrico di Messina per l’approvazione finale. “Come ente in deficit strutturale abbiamo l’obbligo di coprire almeno l’80% dei costi - commenta il sindaco Domenico Aliberti - e l’Ufficio Tributi sta facendo un buon lavoro nel migliorare la capacità di riscossione, che era ferma intorno al 50%”. Intanto il Consiglio comunale ha approvato la proposta di non adesione alla “Messinacque” (dove Sant’Alessio Siculo avrà una quota dello 0,120%, pari a 2mila 397 euro) con il voto favorevole della maggioranza (assente Dario Isaja) e l’astensione della minoranza (senza Cristina Triolo), ma la Regione ha già nominato il commissario ad acta Arturo Ripepe che si insedierà lunedì e procederà ad approvare tutti gli atti in via sostitutiva. “Non siamo disposti ad aderire con questo statuto e con queste regole di gestione - ha detto Aliberti - non ci sono certezze ma anzi il concreto rischio di aumento delle bollette, anche perchè la nuova società assorbirà i debiti dei Comuni e li spalmerà su tutti i soci. Il nostro acquedotto è in perfette condizioni e funziona con spese molto basse, la non adesione è una scelta politica perchè temiamo un peggioramento del servizio e un aumento dei costi”. Il presidente del Consiglio, Natale Ferlito, ha ricordato "la brutta esperienza vissuta con l’Ato Me4 per i rifiuti, ma adesso sarà ancora peggio perchè dobbiamo cedere i nostri impianti ad altri. Invito il sindaco a fare una protesta all’Ars". La minoranza ha contestato di non essere stata informata dell’esistenza della delibera del commissario ad acta dell’Ati idrico che assegnava il termine perentorio del 10 giugno per deliberare (secondo l’Amministrazione il 15 giugno) e di aver appreso dalla stampa della nomina del commissario: “Siamo un Comune inadempiente al di là della votazione in aula - ha detto la capogruppo Tina Cannavò - l’unica azione che possono fare i sindaci è consegnare le fasce tricolori al presidente della Regione, come forma di protesta”. Riggio ha auspicato che “Messinacque faccia almeno pagare quei cittadini e quelle strutture alberghiere morosi da decenni”.