Savoca, appaltati i lavori per il consolidamento del centro storico: stop a frane e crolli
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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Cedimenti costanti soprattutto in caso di maltempo
Stop a frane e cedimenti nel centro storico di Savoca. È l’obiettivo che si raggiungerà grazie ai lavori di consolidamento a protezione del castello, del museo, della chiesa San Michele e della strada comunale, appaltati dal Comune con il finanziamento da 996mila 563 euro ottenuto nel 2023 dal Governo nazionale. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’ingegnere Giovanni Curcuruto, per una spesa di 677mila 549 euro per lavori e 319mila 013 euro per somme a disposizione, e ha ottenuto il via libera da Corpo Forestale, Genio civile, Soprintendenza ai beni culturali e ambientali e Autorità di bacino, con l’approvazione da parte della giunta comunale del sindaco Massimo Stracuzzi prima della gara d’appalto. Alla procedura negoziata, con base d’asta di 660mila 477 euro, sono state invitate cinque imprese e quattro hanno presentato offerta: la migliore, con un ribasso del 41,001%, è risultata quella della “Emm&a Consolidamenti Srl” di Maletto (Catania), aggiudicataria per l’importo di 383mila 070 euro oltre oneri di sicurezza per 17mila 072 euro, per un totale di 488mila 174 euro compresa Iva. Il progetto prevede interventi di ingegneria geotecnica di difesa attiva e passiva sui costoni del centro storico, ricoperti da uno strato superficiale di materiale detritico prodotto di erosione e degradazione della roccia madre, rappresentante anche il terreno vegetale: si agirà con l’ispezione puntuale del costone roccioso operando in cordata con tecniche alpinistiche, con l’asportazione della vegetazione (scerbatura) e degli elementi lapidei rimovibili instabili, di piccole dimensioni. in procinto di crollo (disgaggio e frantumazione); poi si procederà con il rafforzamento corticale della fascia di roccia fratturata con teli di rete armati e rinforzati, ancorati alla roccia integra mediante barre di acciaio opportunamente protette dalla corrosione. Il sistema di protezione corticale sarà poi rinforzato attraverso funi ancorate mediante tiranti passivi costituiti da barre in acciaio: le soluzioni tecniche previste produrranno un intervento di sostanziale sistemazione, riqualificazione ambientale e messa in sicurezza del costone roccioso teso a perseguire diversi obiettivi: mitigare il rischio idrogeologico e garantire maggiore sicurezza dell’area oggetto d’intervento, migliorare un luogo a forte vocazione turistica, di potenziale sviluppo socio-economico, in modo da innalzare il grado di fruibilità dello stesso ed il suo relativo pregio ambientale; riqualificare e salvaguardare l’aspetto ambientale utilizzando, tecniche di ingegneria geotecnica per la difesa del suolo. Alla base dell’intervento sarà realizzato un muro in cemento armato dell’altezza di 1,80 metri al fine di consolidare il piede del pendio.