Savoca, chiusa la lite con l'ex segretaria comunale dopo due ricorsi al Tribunale e al Tar
di Andrea Rifatto | 03/02/2021 | ATTUALITÀ
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L'ex segretaria Cinzia Chirieleison
Si è chiuso con il pagamento delle ultime somme residue il contenzioso tra il Comune di Savoca e l'ex segretaria Cinzia Chirieleison, in servizio nel borgo savocese dal dicembre 2014 (su nomina nomina dal commissario straordinario Rossana Carrubba) e poi dall’agosto 2015 fino a maggio del 2016 per volontà dell'allora sindaco Nino Bartolotta. L'Ente ha infatti liquidato nei giorni scorsi l’importo di 1.459 euro, a saldo di quanto dovuto e oggi il pagamento approderà in Consiglio comunale come debito fuori bilancio. Al termine del suo incarico la funzionaria aveva chiesto il versamento delle spettanze dovute ma non tutti gli importi erano stati regolarmente erogati e dunque si era vista costretta a rivolgersi al Tribunale del Lavoro di Messina, che nel gennaio 2019 ha emesso un decreto ingiuntivo da 6mila 859 euro, oltre rivalutazione ed interessi legali, dalla scadenza al soddisfo, spese legali per 600 euro per compensi oltre accessori di legge e 118,50 euro per spese. Il Comune di Savoca ha però dato solo parziale esecuzione al ricorso e dunque Cinzia Chirieleison ha presentato un ulteriore ricorso al Tar di Catania, difesa dall’avvocato Ferdinando Amata, chiedendo che venisse ordinato all’Amministrazione di ottemperare a quanto stabilito dal Tribunale di Messina, provvedendo quindi al pagamento delle residue somme dovute, e di nominar, nell’ipotesi di perdurante inottemperanza un commissario ad acta. Il ricorso è stato ritenuto fondato in quanto dalla documentazione è emerso che il decreto ingiuntivo era esecutivo dall’8 gennaio 2019 ed era stato notificato al Comune di Savoca il 17 gennaio e il 4 dicembre scorso il Tar ha quindi obbligato il Comune (che non si è costituito in giudizio) a pagare entro 60 giorni le somme dovute all'ex segretaria, nominando come commissario ad acta il direttore della Ragioneria territoriale dello Stato di Messina e condannando l'Amministrazione comunale inoltre al pagamento delle spese di lite, pari a 250 euro, oltre spese generali al 15%, Iva e Cpa. L’Ente non è stato invece condannato al pagamento delle penalità di mora perchè i giudici hanno riconosciuto “le gravi ripercussioni sulla finanza pubblica (complessivamente considerata) conseguenti anche all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.