Savoca, Consiglio in segreto sulla caduta della moglie del sindaco: ecco quanto ha chiesto
di Andrea Rifatto | 29/12/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/12/2022 | ATTUALITÀ
1766 Lettori unici
La seduta del Consiglio comunale
Si trincera dietro il “segreto” l’Amministrazione comunale di Savoca sul contenzioso che riguarda la moglie del sindaco Massimo Stracuzzi, in causa con il Comune per una caduta avvenuta il 29 settembre 2010 in una buca sulla Strada provinciale 18, nelle vicinanze del micronido comunale. Tre mesi dopo la consorte dell'attuale primo cittadino, tramite i propri legali, ha presentato una richiesta di risarcimento danni che ammonta a circa 29mila euro contro l’ente locale e l’ex Provincia regionale. Buca che venne rilevata dalla Polizia municipale il 18 gennaio 2011, in una relazione dove viene riportato che a detta dell’interessata lo stato dei luoghi era identico alla data dell’incidente, mostrato da alcune fotografie scattate il 2 ottobre 2010. In Consiglio comunale è giunta l’interrogazione presentata nelle scorse settimane dal gruppo di minoranza, ma al momento di discutere il punto la presidente Marica Piazza ha ritenuto che la seduta non potesse essere pubblica “in quanto inerente dati sensibilissimi e un giudizio pendente”, mettendo ai voti il passaggio in seduta segreta approvato con cinque sì della maggioranza e un contrario (il capogruppo di opposizione Giuseppe Muscolino). Una procedura in contrasto con il Regolamento per il funzionamento del Consiglio, che all’articolo 5 prevede come gli argomenti da esaminare in seduta segreta vadano precisati nell’ordine del giorno, dove invece l’interrogazione è stata inserita in seduta pubblica con tanto di avviso alla cittadinanza, e che la seduta segreta si tiene quando vengono trattati argomenti che implichino apprezzamenti o giudizi sulle qualità o sul comportamento di persone oppure esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali e delle capacità professionali. Il passaggio in seduta segreta è previsto solo in caso di discussioni già in corso che il presidente decide di bloccare qualora siano introdotte valutazioni su moralità, correttezza, capacità e comportamenti di persone e per essere deliberato deve essere richiesto con proposta motivata di almeno tre consiglieri. In questo caso, però, l’opposizione chiedeva risposte (fornite dall’assessora al Contenzioso Simona Gentile) di tipo “tecnico-giuridico”, ossia in quale fase si trovi il procedimento (quella decisionale), il lavoro svolto fin qui dall’avvocato sostituito nelle scorse settimane, l’entità della richiesta di risarcimento danni e se negli anni scorsi ci siano state proposte per mediazione-transazione-negoziazione tra le parti, che non risultano agli atti della causa civile. Il procedimento è dunque alle battute finali e l'ammontare dell'eventuale risarcimento danni verrà stabilito dal giudice. Abbiamo chiesto alla presidente del Consiglio Marica Piazza perchè abbia deciso in extremis di tenere la seduta in forma segreta nonostante il Regolamento non lo preveda, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. “Non capisco perchè nascondere al pubblico risposte che non contenevano dati sensibili o giudizi sulla persona - commenta il capogruppo di minoranza Giuseppe Muscolino - chiederò gli atti anche per capire perchè la relazione della Polizia municipale sia stata fatta quattro mesi dopo l’incidente”.