Giovedì 21 Novembre 2024
Due edifici pubblici in disuso verranno concessi ai privati per creare posti letto


Savoca, crescono i turisti: il Comune mette a disposizione nuove strutture ricettive

di Andrea Rifatto | 30/01/2017 | ATTUALITÀ

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L'antico quartiere San Rocco

Savoca è sempre più meta di turisti da ogni parte del mondo. Nel corso del 2016 si è registrato un aumento della percentuale di visitatori, di cui molti provenienti da Paesi stranieri, che hanno deciso di raggiungere il borgo collinare, dal 2009 appartenente al club dei Borghi più belli d’Italia, per trascorrere un periodo di vacanza o un breve soggiorno lontano dalla routine quotidiana delle città, soggiornando nelle strutture ricettive presenti in paese. Preso atto del numero crescente di arrivi, l’Amministrazione comunale di Savoca ha deciso di contribuire ad aumentare l’offerta turistica in termini ricettivi e di ospitalità, mettendo a disposizione due strutture non più utilizzate da tempo. Si tratta dell’ex Direzione didattica sita in via Cappuccini e dell’ex plesso delle scuole elementari di via San Rocco, oggi in parte già struttura ricettiva, che risultano avere le caratteristiche per essere destinate a finalità turistiche.

“Essere tra i Borghi più belli d’Italia rappresenta per il paese un fattore di prestigio e di promozione turistica di particolare rilevanza – spiega il sindaco Nino Bartolotta, promotore dell’iniziativa varata dalla sua Giunta – i cui aspetti positivi sono del tutto evidenti in termini di ricettività e presenze turistiche. Rimanere nel Club presuppone il consolidamento degli standard originari di qualità del borgo medievale, quali riqualificazione urbana, recupero del patrimonio immobiliare pubblico e privato, ricettività, servizi turistici, iniziative culturali e cura e manutenzione dell’arredo urbano e l’incremento dei posti letto per finalità ricettive è certamente motivo di arricchimento dell’offerta turistica e un incentivo per le prospettive occupazionali del territorio”. Il Comune, per carenza di risorse, non si trova nelle condizioni di poter riqualificare i due immobili, già inseriti nel piano comunale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, né tantomeno può gestirli direttamente per assenza di personale: da qui la decisione di rivolgersi ad operatori privati affidando i beni in concessione affinchè possano essere trasformati in strutture ricettive. Ai responsabili delle aree comunali è stato dato incarico di effettuare una ricognizione degli edifici individuati, quantificare il canone concessorio e le modalità di pagamento e predisporre ogni atto gestionale necessario all'affidamento.


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