Savoca, dopo anni di attese e polemiche politiche arriva il Postamat all'ufficio postale
di Andrea Rifatto | 04/01/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/01/2022 | ATTUALITÀ
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Il nuovo Atm Postamat all'ingresso della sede
Un servizio minimo, come un Atm Postamat, che però era assente in un borgo turistico come Savoca. Adesso Poste Italiane ha rimediato ed ha installato l’erogatore automatico di contanti che consente così di prelevare e usufruire anche di altri servizi, come saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, pagamento di utenze e bollettini di conto corrente. L’attivazione del Postamat non rientrava tra gli impegni assunti dall’azienda nel 2019 nell’ambito delle attività per i Piccoli Comuni, ossia il mantenimento della sede, il wi-fi gratuito, la videosorveglianza, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento della cassetta postale e iniziative di filatelia, ma anche alla luce delle ripetute richieste da parte dell’Amministrazione comunale l’azienda ha evidentemente ritenuto vi fossero i presupposti per garantire l’ulteriore servizio e così ha proceduto con la posa dell’Atm nel borgo savocese. L’installazione del Postamat era stata oggetto anche di una polemica politica lo scorso 29 giugno in Consiglio comunale, quando durante la discussione di una mozione sul turismo, presentata dalla minoranza, era intervenuta in aula la vicepresidente del Consiglio, Paola Pantò, che è pure direttrice dell’ufficio postale savocese: “L’azienda non ci fa il favore di spendere 200mila euro per un Atm e poi gestirlo per la bella faccia del paese o per i turisti - aveva detto - l’apparecchio ha un costo, anche di gestione, che viene coperto con i ricavi delle utenze. A Savoca ci sono 186 conti correnti postali ma altri 1.000 abitanti non ce l’hanno e se i cittadini, anzichè aprirsi un conto in banca, lo avessero aperto all’ufficio postale, il direttore provinciale non mi avrebbe risposto negativamente già sei anni fa”. Secondo la vicepresidente-direttrice, quindi, l’assenza del Postamat era legata a motivi di convenienza economica, perchè “Poste non ha bisogno di incassare 1,50-2 euro che può ricavare dal prelievo di 50-100 euro all’Atm, ma servono ben altre entrate per sostenere il servizio”. A quanto pare, invece, pur se con un numero non elevato di correntisti, l’ufficio postale di Savoca meritava l’installazione dell’erogatore di contanti, utilizzabile anche dalla popolazione del vicino comune di Casalvecchio Siculo.