Giovedì 21 Novembre 2024
Il Comune ha chiuso il contenzioso sul risarcimento danni per i lavori non affidati


Savoca, gara irregolare per il municipio: siglato l'accordo economico con la ditta esclusa

di Andrea Rifatto | 21/09/2024 | ATTUALITÀ

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L'edificio è stato ristrutturato nel 2021

Trovato un accordo per chiudere la lite tra il Comune di Savoca e l’impresa che avrebbe dovuto eseguire i lavori di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico del palazzo comunale, finanziati con 696mila 600 euro dalla Regione e 77mila 400 euro dal Comune, ma venne esclusa al termine di una gara d’appalto che nel 2021 il Tar di Catania ha giudicato irregolare. La giunta comunale ha infatti approvato una transazione con la ditta “Stra.Edil Srl” di Palermo, all’epoca denominata “D’Anna Giuseppe”, che dopo aver vinto il ricorso al Tar ne aveva presentato un secondo chiedendo un risarcimento danni di 49mila 775 euro per l’impossibilità di aggiudicarsi i lavori, stipulare il contratto di appalto ed eseguirli. L’udienza è fissata per il prossimo 14 ottobre ma il sindaco Massimo Stracuzzi, considerata la situazione economica in cui versa il Comune, dopo essersi confrontato con gli assessori, la presidente del Consiglio comunale e la segretaria ha chiesto al difensore dell’ente, l’avv. Cecilia Nicita, di proporre una transazione alla parte avversa così da chiudere la vicenda, con il pagamento alla “Stra.Edil Srl” di 10mila euro dopo l’approvazione del bilancio 2025-2027, somme comprendente risarcimenti, spese legali e interessi. Una soluzione ritenuta vantaggiosa per l’ente. 

La società, con il legale rappresentante Giuseppe D’Anna e uno dei difensori, l’avv. Giuseppe Ribaudo, ha accettato la proposta che prevede la rinuncia del ricorso al Tar per la sua estinzione definitiva, senza null’altro a pretendere nei confronti del Comune, e la rinuncia di D’Anna a qualsiasi pretesa eventualmente nascente dalla prima sentenza del 2020. L’impresa “D’Anna Giuseppe”, nel novembre 2019, aveva ottenuto l’affidamento delle opere, salvo poi vedersi “scavalcata” dalla “Lsv Costruzioni” di Maletto: al termine del ricorso, i giudici hanno stabilito che la gara è stata irregolare e hanno annullato il contratto di appalto, che però non è stato possibile dichiarare inefficace in quanto i lavori erano già in avanzata fase di realizzazione e in buona parte pagati all’impresa esecutrice. In quell’occasione la richiesta di risarcimento danni per equivalente era stata giudicata inammissibile perchè troppo generica, ma il Tar aveva fatto presente come ciò non impedisse di riproporre domanda risarcitoria in separato giudizio, presentata l’anno dopo.


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