Giovedì 21 Novembre 2024
Riaperta la struttura dopo i lavori finanziati dalla Regione rallentati dagli imprevisti


Savoca, il Centro Filarmonico rinasce dopo cinque anni e torna a cittadini e turisti FOTO

di Andrea Rifatto | 19/03/2024 | ATTUALITÀ

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Il taglio del nastro inaugurale

Cinque anni fa era arrivata la chiusura perchè si rischiava il crollo, il taglio del nastro l’ha restituito alla collettività più solido e sicuro. Nuova vita per il  Centro filarmonico-teatrale Santissima Maria Immacolata di Savoca, inaugurato domenica pomeriggio dopo i lavori di manutenzione straordinaria e restauro conservativo finanziati nel 2021 dall’Assessorato regionale dei Beni culturali con 218mila 609 euro. Il sindaco Massimo Stracuzzi con la sua Amministrazione hanno riaperto la struttura realizzata in quella che fino al 1940 fu la chiesa di Maria Immacolata, risalente al 1621, destinata dal 1998 ad eventi culturali con la costruzione all’interno di un’arca in legno studiata per i concerti, vista la particolare acustica, con 61 posti a sedere al piano terra e circa 50 al piano superiore. I lavori sono stati realizzati dall’impresa "Azimut Lavori" di Catania per 123mila 514 euro, oltre a 30mila 171 per somme a disposizione e 64mila 822 euro di economie: il progetto iniziale dell’architetto Antonella Bartolotta prevedeva la manutenzione straordinaria con il ripristino degli intonaci ammalorati, il restauro conservativo di alcune parti della struttura lignea e l'installazione di attrezzature tecnologiche per la produzione degli eventi (casse acustiche e schermo), ma dopo la consegna a febbraio 2022 si è scoperto che il piede dei pilastri era marcio a causa dell’umidità del terreno e che la parte posta al di sotto del pavimento (lunga circa 60 centimetri), agganciata alla trave di fondazione, era totalmente azzerata. Insieme ai pilastri erano ormai distrutte anche le travi accoppiate che fungevano da sostegno per i sedili del piano terra, divorate dalle termiti. 

Dunque è stata redatta una variante dall’architetto Nino Santoro (direttore dei lavori) e dall’ingegnere Giuseppe Cacciola, decidendo di non riproporre la soluzione iniziale con il legno a contatto con l’umidità continua, vista anche l'impossibilità di sostituire le parti andate distrutte senza un intervento invasivo con scavi e smantellamento della pavimentazione, ma è stato progettato un cordolo in cemento armato come fondazione, chiuso dalle nuove travi in legno e ricoperto con una piastra di acciaio sulla quale sono stati riposizionati i sedili. Tra modifiche progettuali e autorizzazioni della Soprintendenza, l’iter si è prolungato fino ai mesi scorsi, con il collaudo statico finale approvato dall’architetto Andrea Donsì. “Un progetto importante che ha scongiurato una catastrofe - commenta il sindaco - un gigante dai piedi di argilla che abbiamo consolidato grazie ad un lavoro sinergico di questa Amministrazione e di quella precedente, dell’Ufficio tecnico e dei tanti professionisti. Un edificio dalla grande valenza architettonica che richiama i turisti ed è richiesto anche per i matrimoni civili”. A benedire il Centro filarmonico è stato il parroco don Agostino Giacalone, tra l’intrattenimento del Corpo musicale “Città di Savoca” e il concerto del gruppo “Bellini Brass Group”. Presenti anche i sindaci Matteo Francilia di Furci Siculo e Sebastiano Gugliotta di Pagliara.



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