Savoca, il torrente Rina diventa il cimitero delle automobili tra rifiuti e degrado - FOTO
di Andrea Rifatto | 16/04/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/04/2023 | ATTUALITÀ
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Le due Smart abbandonate nel torrente
Più che l’alveo torrentizio sembra la fusione tra un’officina meccanica e una discarica. Regna il degrado più totale all’interno del letto del torrente Rina, corso d’acqua che attraversa l’omonima frazione di Savoca. Il tratto in corrispondenza della parte superiore della borgata sembra ormai terra di nessuno e chiunque lo utilizza per le attività che più gli fanno comodo. Dalla strada è possibile accedere all’asta torrentizia grazie ad una rampa, da dove percorrendo alcune decine di metri all’interno dell’alveo, dove esiste una traccia sterrata per i mezzi, si raggiunge la sponda opposta e proprio in questa porzione si trovano rifiuti di vario genere, sacchetti di immondizia, mobili, ruote, parti di carrozzeria e non manca la sorpresa. Ai lati del torrente, infatti, si trova un’autovettura, una Smart, smontata e priva di ruote, abbandonata sul terreno con all’interno alcuni pezzi meccanici: le targhe, neanche a dirlo, sono state fatte sparire ma dal numero di telaio non dovrebbe essere difficile risalire all’intestatario. Tutto intorno immondizia e incuria, un’altra Smart senza copertura assicurativa e revisione e un’Alfa Romeo abbandonata all’inizio della discesa, semi nascosta tra le erbacce che la hanno ormai avvolta. Un’area di stoccaggio che evidentemente fa comodo a qualcuno, che agisce indisturbato al di sotto della sede stradale. Tra l’altro l’Autorità di Bacino della Regione siciliana ha più volte ribadito che non è ammissibile l’utilizzo degli alvei per la realizzazione di vie d’accesso o di guadi, anche perchè potrebbero ostacolare il deflusso delle acque in caso di avversità atmosferiche e creare situazioni di rischio per la pubblica incolumità. Nel torrente Rina, se ciò dovesse accadere, vedremmo scorrere verso valle non solo i rifiuti ma anche le automobili. O ciò che ne resta.