Giovedì 21 Novembre 2024
Un contenzioso del 2012 costringe Stracuzzi ad astenersi dalla decisione della giunta


Savoca, la moglie è in causa con il Comune: il sindaco finisce in conflitto di interessi

di Andrea Rifatto | 26/11/2022 | ATTUALITÀ

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Massimo Stracuzzi è in carica da due anni

Dalle aule giudiziarie a quelle comunali. Un contenzioso civile che va avanti da dieci anni tra il Comune di Savoca e una cittadina è “tornato a galla” e potrebbe diventare un caso politico. A trascinare l’ente in Tribunale, chiedendo i danni, è stata infatti nel 2012 la moglie dell’attuale sindaco, Massimo Stracuzzi, dopo una caduta avvenuta in una buca presente su una strada provinciale che attraversa il territorio comunale. Il giudizio civile è riemerso adesso in quanto il legale del Comune, l’avvocato Letterio Interdonato, ha dovuto rinunciare al mandato poiché sospeso volontariamente e temporaneamente dall’Ordine degli Avvocati per aver assunto un incarico nella Pubblica Amministrazione. Così la giunta ha dovuto nominare un nuovo professionista esterno e a quel punto si è palesato il conflitto di interessi del primo cittadino, in carica dal 2020, che non ha partecipato alla seduta durante la quale è stata autorizzata la vicesindaca Carmela Miuccio a costituirsi in giudizio e conferire la procura al nuovo difensore, l’avvocato Maria Ventura di Messina, visto l’obbligo di astenersi e “stante la sussistenza di causa di incompatibilità da parte del sindaco” si legge nella delibera. Un nuovo incarico da 520 euro per tutta la fase decisionale del giudizio, tenuto conto dell’attività professionale svolta dal precedente difensore e con un abbattimento del compenso superiore al 30%. 

Un contenzioso, giunto alle battute finali e nel quale è coinvolta anche l’ex Provincia di Messina, sul quale Stracuzzi preferisce non esprimersi e dove da un lato riveste il ruolo di marito della parte attrice e dall’altro di sindaco dell’Ente convenuto, in cui ha fatto ingresso solo nei mesi successivi all’incidente, prima da consigliere di minoranza e poi dal 2015 al 2020 come presidente del Consiglio comunale, fino ad occupare la poltrona di primo cittadino. Un confitto di interessi che ha formalmente evitato astenendosi dal partecipare alla seduta della giunta. Sul caso la minoranza consiliare ha presentato un’interrogazione alla vicesindaca Miuccio e all’assessora al Contenzioso Simona Gentile, chiedendo in quale fase si trovi il procedimento, il lavoro svolto dall’avvocato Interdonato, a quanto ammonterebbe la richiesta di risarcimento e se negli anni precedenti ci siano state proposte per forme di mediazione-transazione-negoziazione tra le parti.


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