Savoca, la pandemia blocca la ricorrenza di San Biagio: salta la messa dopo 40 anni
di Redazione | 02/02/2021 | ATTUALITÀ
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Ogni anno giungevano fedeli da tutta la zona
La pandemia ha interrotto quest’anno a Savoca la tradizionale ricorrenza di San Biagio, celebrata il 3 febbraio nella chiesetta di contrada Gazzani, di proprietà della famiglia Aliberti, su una piccola altura a valle del paese. Gli spazi ristretti del luogo di culto non consentono infatti di poter officiare la santa messa in onore del santo protettore della gola nel rispetto delle regole di distanziamento. “Con sommo dispiacere abbiamo deciso unitamente al parroco, padre Agostino Giacalone, di non aprire la chiesetta di San Biagio nei giorni 2 e 3 febbraio - spiegano i proprietari - è la prima volta che accade dopo circa 40 anni, da quando riuscimmo a salvare la chiesetta dalle ruspe. Purtroppo bisogna prendere atto della situazione nell’interesse di tutti e dispiace interrompere la tradizione a cui ogni anno partecipano tantissimi devoti, che non hanno mai fatto mancare la loro presenza ed il loro affetto, così come altrettanta attenzione hanno sempre riservato sia le Amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni che l’Arma dei Carabinieri, sempre attenta e disponibile”. La chiesa di San Biagio nel corso degli anni è stata infatti più volte presa di mira dai ladri che l’hanno spogliata degli arredi sacri ma la famiglia Aliberti, che custodisce la statua del santo a Messina e la trasla a Savoca per la ricorrenza, non si è mai persa d’animo organizzando ogni anno i festeggiamenti. “San Biagio rappresenta la vita di una comunità che si è sempre sentita parte dell’esistenza stessa della chiesetta - conclude la famiglia Aliberti - ed è proprio questo affetto che oggi ci deve vedere uniti più che mai, nel nome del santo, con l’augurio che il prossimo anno tutto potrà rientrare nel rispetto delle più antiche tradizioni religiose”.