Savoca, speranze per la riapertura del micronido: il Comune punta ai fondi del Governo
di Andrea Rifatto | 07/06/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 07/06/2022 | ATTUALITÀ
596 Lettori unici
La struttura è inutilizzata da dicembre
Si punta a riaprire a settembre il micronido comunale di Savoca, chiuso da dicembre dopo che il gestore privato, l’associazione “Asofa” di Gaggi, ha lasciato improvvisamente il servizio interrompendo il rapporto con il Comune. L’argomento è stato affrontato in Consiglio comunale durante la discussione dell’interrogazione presentata dalla minoranza, che ha chiesto chiarimenti sull’iter in corso e sulla volontà dell’Amministrazione di riattivare la struttura. “Siamo sempre stati vicini alle famiglie e non è nostra intenzione creare disservizi ai bambini - ha risposto il vicesindaco Carmela Miuccio, che detiene la delega ai Servizi sociali - ma stiamo seguendo un percorso che contiamo possa concludersi con l’apertura del micronido subito dopo l’estate”. L’assessore ha ricordato come la prima gara per la gestione, bandita a febbraio, sia andata deserta e che subito dopo sono state avviate le procedure per pubblicare un nuovo avviso, prevedendo un canone di locazione più basso: “Il 10 aprile abbiamo consegnato una scheda al Distretto socio-sanitario D32 di Taormina per partecipare ad un bando nazionale che finanzia i micronidi - ha spiegato in aula il vicesindaco - e il 20 aprile, durante la riunione del Comitato dei sindaci, ci è stato comunicato che a Savoca spettavano circa 23mila euro, poi saliti a 35mila euro. Dunque, pur avendo la seconda gara pronta per la pubblicazione, abbiamo pensato di fermarci e attendere, perchè non aveva senso emanare due bandi per la medesima finalità”. La risposta ufficiale da parte del Governo nazionale è attesa entro questo mese, in modo da poter programmare la riapertura della struttura sita nella frazione San Francesco di Paola. “Vi è la necessità e l’urgenza di far partire il micronido a settembre per soddisfare le richieste dell’utenza - ha aggiunto Miuccio - attendiamo gli esiti dell’istruttoria per poter procedere al nuovo bando. Grazie all’erogazione del contributo ministeriale potremmo abbassare le tariffe di iscrizione a carico dell’utenza, ci sarà una co-gestione con un soggetto privato a cui noi verseremo le somme per i servizi erogati, mentre gli utenti pagheranno la retta per la fruizione della struttura. Avere a disposizione questi fondi ci consentirà quindi di ottenere condizioni più favorevoli”. La minoranza si è detta soddisfatta della risposta e confida adesso che l’iter vada a buon fine.