Savoca, una caduta dalle scale costa carissima al Comune: condanna dal Tribunale
di Andrea Rifatto | 30/11/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/11/2023 | ATTUALITÀ
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Gli scalini sono rotti ancora oggi
Una rovinosa caduta è costata carissima al Comune di Savoca, che dovrà indennizzare una donna rimasta ferita durante una visita nel borgo. Il Tribunale civile di Messina ha infatti condannato l’ente al pagamento del risarcimento e delle spese processuali, mediche, legali e della consulenza tecnica per un totale che si aggira intorno agli 80mila euro, ma l’Amministrazione comunale ha accolto la proposta del legale della malcapitata che prevede il pagamento di 50mila euro per chiudere la vicenda, ritenuto vantaggiosa per evitare altre spese per eseguire la sentenza, visto che è stata esclusa la possibilità di proporre appello in considerazione dell’elevato rischio di perdere anche in secondo grado, come consigliato dal legale dell’ente e dal segretario comunale. Entro fine mese verranno versati i primi 20mila euro e poi entro giugno gli altri 30mila euro. Un giudizio, nel quale il Comune di Savoca è stato difeso dall’avvocato Sebastiano Antonio Crisafulli, iniziato nel 2016 dopo la caduta di una donna che stava percorrendo la scalinata comunale che conduce ad alcuni locali sotto la strada provinciale: un incidente che la fece finire in ospedale con fratture e lussazioni e la costrinse al ricovero in un istituto ortopedico, dove subì un intervento chirurgico per la riduzione della frattura e l'impianto di una protesi, sviluppando nel periodo successivo anche una depressione. Il Tribunale, all’esito dell'istruttoria orale e documentale, ha stabilito che l'incidente è dipeso dalla scala non correttamente manutenuta dal Comune di Savoca per via della mancata o scarsa illuminazione del tratto sulla quale la donna è caduta, l'ora serale in cui si è verificato l'incidente, gli scalini sbeccati, sporchi, privi di strisce antiscivolo e l'assenza di corrimano, come confermato dai cinque testi che hanno esposto in maniera chiara e precisa che la donna “rovinava a terra a causa di uno scalino sbeccato e scivoloso presente sulla rampa di scale che conduceva al locale”, mentre le dichiarazioni rese dai testi del Comune sono apparse “generiche, lacunose e non precise”. Per il Tribunale “tutti fattori che rendono la cosa in custodia di per sé pericolosa ed escludono il concorso colposo dell'attrice nella verificazione del sinistro” e dunque "la responsabilità del sinistro non può che imputarsi Comune di Savoca sul quale incombeva l'onere di provvedere alla manutenzione della scalinata, al fine di evitare che quest'ultima potesse costituire fonte di pericolo”. Attualmente la scalinata, percorsa soprattutto in estate da molte persone, si presenta in quelle stesse condizioni, con scalini sbeccati e sporchi e senza corrimano, tanto che un cartello in cima invita a fare attenzione scendendola…