Scaletta, svolta sulla strada per il cimitero: "Un segnale che ci incoraggia"
di Andrea Rifatto | 25/06/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/06/2017 | ATTUALITÀ
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La strada crollata nel 2009
A quasi otto anni dall’alluvione che spazzò via dieci vite e provocò ingenti danni, arriva la svolta per il ripristino della strada comunale di collegamento tra Scaletta superiore, il cimitero e il campo sportivo. Dall’ottobre 2009, infatti, i cittadini non possono raggiungere in particolare il camposanto e piangere i propri cari per il crollo di parte della sede stradale strada, sbarrata da allora al transito poiché impraticabile. Una situazione insostenibile che ha visto in questi anni i residenti rimanere vittime della burocrazia: diverse sono state le proteste, le petizioni, ultima quella avviata ad aprile dopo le transenne installate dal Comune per sbarrare l’accesso alla strada sia ai veicoli che ai pedoni, compresa una famiglia che abita al di là dello sbarramento, visto che è ancora in vigore l’ordinanza sindacale del 10 ottobre 2009 che vieta il transito in quanto l’alluvione ha letteralmente inghiottito un tratto di carreggiata. Adesso il Dipartimento regionale della Protezione civile-Servizio Rischi sismico e vulcanico, ha affidato l’appalto per la progettazione definitiva, esecutiva e il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione al termine della procedura negoziata senza bando di gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo di circa 200mila euro, avviata a maggio con l’invito a produrre offerta a cinque professionisti: l’ing. Francesco Caminiti di Roccalumera, l’ing. Antonino Famulari di S. Teresa, l’ing. Antonino Moschella di Calatabiano, l’arch. Sandro Triolo di Furci e l’ing. Giuseppe Vadalà di Giardini. La commissione valutatrice ha esaminato le quattro offerte pervenute (solo l’ing. Famulari non ha presentato la propria) escludendo l’ing. Moschella e al termine delle verifiche sulle offerte tecniche ed economiche, ha affidato l’appalto all’ing. Francesco Caminiti. Secondo classificato l’arch. Sandro Triolo di Furci. “Questo passaggio non riuscirà a ripagare i disagi subiti per il notevole ritardo accumulato – ha detto il sindaco Gianfranco Mocshella – ma pur se a passi lenti si sta muovendo qualcosa e c’è stata una nuova accelerata all’iter. La Protezione civile sta mantenendo gli impegni e adesso il progettista avrà 60 giorni per consegnare gli elaborati e speriamo che a ottobre possano essere affidati i lavori, in modo che partano entro fine anno”. Il primo cittadino a marzo aveva scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, consegnando la fascia tricolore, per chiedere sostegno e vicinanza alla comunità di Scaletta evidenziando come il paese fosse al collasso e ricordando anche la situazione della strada del cimitero. “Più che quel gesto credo sia stata più efficace l’interlocuzione con la Prefettura – dice oggi Moschella – dove è stato costituito un tavolo tecnico per affrontare la questione dopo le proteste dei cittadini. L’affidamento dell'incarico per la progettazione è comunque un segnale che ci soddisfa e ci incoraggia”. Dopo anni di ritardi la situazione sembrava essersi sbloccata nell’aprile 2016, quando il progetto di ripristino del tratto di strada franato era stato approvato in linea amministrativa. Quello sarebbe dovuto essere l’ultimo atto prima della pubblicazione del bando per l’opera, che prevede una spesa di 4,5 milioni di euro. Ma il sopravvenuto cambio della legge sugli appalti ha fermato tutto e al posto dell’appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione è stato necessario mandare a gara prima la progettazione e la Protezione civile procederà poi con una seconda procedura per i lavori.