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Apertura straordinaria per valorizzare il maniero, affidato in gestione ad un’associazione


Scaletta Zanclea, centinaia di visitatori per “Una notte al castello Rufo Ruffo”

di Redazione | 04/06/2016 | ATTUALITÀ

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Visitatori all'interno del castello

Un luogo simbolo ricco di storia e tradizioni tornato all’antico splendore. Il castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea, uno dei più antichi castelli tra i 21 federiciani in Sicilia, uno dei quattro in provincia di Messina e l'unico nella zona jonica messinese, inserito anche nel percorso federiciano dall'Ars, ha accolto venerdì sera centinaia di visitatori in occasione dell’apertura straordinaria “Una notte al Castello”, voluta dal Comune e dall’associazione “Proposta Turistica 3.0”, che si occupa della promozione del sito e dell’accoglienza dei turisti, per valorizzare ulteriormente il simbolo di Scaletta, imponente struttura del XIII secolo arroccata sul punto più alto del paese. Nel corso della serata, dalle 21 alle 24, famiglie e giovani provenienti da Palermo, Caltanissetta, Catania, Messina e da qualche albergo della zona jonica, hanno potuto ammirare il castello edificato da Federico II di Svevia nel XII secolo con la struttura di un dongione, un castello non militare ma pensato come dimora fortificata medievale e residenza signorile. Dal 1672 al 1969 i proprietari sono stati i Ruffo di Calabria, Sicilia e Napoli e in passato il castello ha visto le gesta di personaggi affascinanti come Macalda da Scaletta, personaggio di rilevanza europea a cui sono stati recentemente dedicati diversi eventi culturali, che nel 1200 era capace di vestirsi da uomo e avolte anche da frate, parlava varie lingue, sapeva maneggiare la spada e cavalcare meglio di un uomo e che ambiva a diventare regina e provò a conquistare Pietro d’Aragona, senza però riuscirci. Il castello Rufo Ruffo ha una valore architettonico unico e la sua posizione lo rendeva una dimora dalla quale era possibile ammirare lo spettacolo incomparabile dello Stretto di Messina. La proprietà della struttura è passata negli anni a Matteo Selvaggio e poi ai Pellegrino, quindi ai Saglimbene Marchese e infine ceduto ai Ruffo. Durante il terremoto del 1908 è crollata la parte nord orientale e nel 1969 il principe Sigerio e la principessa Ludovica Ruffo donarono il castello al Comune di Scaletta. Nei primi anni ottanta fu accuratamente restaurato e all’interno è stato creato un piccolo museo con molte bacheche che conservano documenti cartacei, diverse medaglie, armi ed armature, oggetti provenienti dal Museo regionale di Messina e dall'associazione culturale "Amici del Museo", diretta dallo storico messinese Franz Riccobono.

Soddisfatti gli amministratori comunali e i responsabili dell'associazione, che hanno ringraziato tutti i componenti dello staff, la “Principessa” Carmen Bruccoleri, guida d'eccezione, i ragazzi della Protezione civile e l'Amministrazione comunale. "Un giorno speciale: grazie alla convenzione con l’associazione 'Proposta Turistica 3.0', oltre 250 persone hanno visitato il Rufo Ruffo in notturna – ha commentato il vicesindaco di Scaletta, Gabriele Avigliani –. Vero, non sono numeri da record, bisogna ancora crescere, ma permettetemi di dire, con un briciolo di presunzione, che valgono i sacrifici fatti in passato. Incrociare sulla piccola via che porta alla porta del castello, poco prima della mezzanotte, tantissimi giovani e meno giovani sconosciuti e sorridenti, credetemi, mi ha riempito il cuore d’orgoglio”. Avigliani ha ricordato come per anni il simbolo di Scaletta sia stato lasciato a marcire, tra erbacce ed abbandono e senza la possibilità di organizzare visite giornaliere. “Dopo mesi e mesi di volontariato di amministratori ed amici siamo riusciti a ripulire l'ambiente esterno e ripristinare i servizi igienici per visitatori e dipendenti. In Giunta comunale abbiamo deciso di scommetterci impegnando una piccola somma del bilancio per ripristinare l'impianto di illuminazione, quello di videosorveglianza e per la messa in sicurezza dei locali interni al museo. A distanza di un anno il museo del Castello Rufo Ruffo ha riaperto ufficialmente ai visitatori – ha sottolineato il vicesindaco – e nella limitatezza delle risorse abbiamo lavorato su una serie di iniziative con l’obiettivo di farlo conoscere al resto del mondo, organizzando il corteo medievale, commedie ed piccoli concerti”. Il presidio di accoglienza e di promozione ai visitatori del castello di Scaletta Zanclea continuerà ad essere gestito dall’associazione “Proposta Turistica 3.0”, alla quale il Comune si è affidato per promuovere la bellezza del sito. Le visite guidate verranno garantite da martedì alla domenica dalle 9 alle 19: il biglietto di ingresso ha il costo di 3 euro per gli adulti e 1,50 euro per bambini da 7 a 12 anni, mentre i residenti possono accedere gratuitamente. Al Comune di Scaletta viene riconosciuto il 30% dell'incasso mensile.

Più informazioni: castello rufo ruffo  


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