Scaletta Zanclea. Manca il Piano spiagge, arriva un commissario regionale
di Redazione | 02/07/2015 | ATTUALITÀ
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La spiaggia di Scaletta Zanclea
Si è insediato nei giorni scorsi al Comune di Scaletta Zanclea il commissario ad acta inviato dalla Regione Siciliana per provvedere alla redazione in via sostitutiva del Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm), così come previsto dalla normativa regionale. L’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, si è infatti visto costretto a nominare un commissario, individuato nella persona dell’ing. Francesco Bonasera, dirigente dell’Ufficio del Demanio marittimo di Messina, in quanto il Comune scalettese risultava ancora inadempiente in merito all’approvazione del Pudm, strumento che in base alla Legge regionale 15/2005 individua e regola le attività e le opere che possono essere esercitate e autorizzate sul litorale marino e ne disciplina gli usi sia per finalità pubbliche che per iniziative private (stabilimenti balneari, ecc.). I comuni siciliani avevano l’obbligo di presentare una proposta di Piano entro 180 giorni dall’emanazione di un apposito decreto dell'assessore regionale per il Territorio e Ambiente, siglato il 4 luglio 2011. Decorso infruttuosamente tale termine, la norma prevede l’invio di un commissario ad acta per provvedere in via sostitutiva. E così è stato nel caso di Scaletta Zanclea. Il decreto assessoriale, firmato il 9 giugno scorso, fissa in tre mesi il tempo massimo per la redazione del piano spiagge nella cittadina jonica: per tale motivo il commissario Bonasera ha diffidato il responsabile dell’Area tecnica del Comune, il geometra Giuseppe Morabito, ad avviare le procedure per la redazione del Piano di utilizzo del demanio marittimo secondo le linee guida e gli allegati previsti dal decreto 4/7/2011 dell’assessorato Territorio e Ambiente. Entro dieci giorni il tecnico comunale dovrà predisporre uno schema dello stato di fatto delle aree in questione e una previsione di Piano, servendosi delle tavole cartografiche digitali fornite dall’ing. Francesco Bonasera.