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Revocato un finanziamento dalla Regione a causa del parere negativo della Soprintendenza


Scaletta Zanclea. Persi 1,3 milioni per alloggi a canone sostenibile

di Andrea Rifatto | 04/12/2014 | ATTUALITÀ

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Il Comune avrebbe contribuito con 222mila euro

Il Comune di Scaletta Zanclea dice addio ad un finanziamento di 1,3 milioni di euro per la realizzazione di alloggi a canone sostenibile nel territorio comunale. A decretare la revoca dell’ammissione ai fondi è il Dipartimento regionale delle Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti, che con decreto firmato dal dirigente generale, Giovanni Arnone, ha sancito l’esclusione del comune scalettese dall’assegnazione di 1.367.724,04 euro a valere sul programma innovativo in ambito urbano denominato “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile", le cui graduatorie delle proposte ammesse a finanziamento sono state approvate nel febbraio 2010. Il Comune di Scaletta aveva partecipato al bando piazzandosi al 6° posto, con un intervento per l’importo complessivo di 1.590.377,04 euro di cui 1.367.724,04 quale contributo Stato/Regione ed 222mila 653 euro a carico del bilancio comunale. Un progetto di non poca rilevanza, che era stato inserito nell’Accordo di programma sottoscritto il 4 agosto 2011 a Roma tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale per le Politiche abitative e la Regione Sicilia, all’interno del "Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile" attivato nel 2008 e che a livello nazionale utilizza risorse per oltre 364 milioni di euro.
In Sicilia sono stati finanziati interventi in soli otto comuni mediante l'utilizzo di 25 milioni di euro di risorse regionali. I programmi costruttivi sono finalizzati ad incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile e a migliorare l'infrastrutturazione dei quartieri con presenza di condizioni di forte disagio abitativo. Scaletta Zanclea era stata così inserita nella tabella dei comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, insieme a Gibellina (Tp), San Pier Niceto (Me) e Casteltermini (Pa).
Ma per l’Amministrazione comunale di Scaletta, informata già dall’ottobre 2011 della necessità di far pervenire alla Regione il progetto definito degli interventi, è spuntato un ostacolo non previsto: alla base del mancato inoltro dell’elaborato definitivo vi è infatti il diniego del parere da parte dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, in quanto l’intervento di recupero urbano costituisce variante al Piano regolatore generale vigente. E così dopo la prima comunicazione di avvio del procedimento di revoca dell’ammissione a finanziamento, inviata nell’aprile 2013 e a cui il Comune ha risposto motivando il mancato inoltro della documentazione, fino all’ultima proroga concessa e scaduta il 30 ottobre scorso, il Dipartimento regionale delle Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti si è visto costretto a revocare l’assegnazione del finanziamento, facendo perdere a Scaletta Zanclea una importante occasione per migliorare l’offerta abitativa all’interno della cittadina. Contro il decreto sarà possibile proporre ricorso amministrativo al Tar o ricorso straordinario al Presidente della Regione.

Più informazioni: scaletta zanclea  


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