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Scaletta Zanclea. Strada cimitero, i cancelli privati rimarranno aperti
di Andrea Rifatto | 13/03/2015 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/03/2015 | ATTUALITÀ
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Il cimitero di Scaletta Zanclea
Con un’ordinanza emessa dalla Terza sezione, presieduta dal giudice Francesco Brugaletta, il Tar di Catania ha dato ragione al Comune di Scaletta Zanclea in merito all’iter adottato per consentire ai cittadini di recarsi al cimitero di Scaletta Superiore, divenuto irraggiungibile all’indomani dell’alluvione del 1 ottobre 2009, quando la strada fu interdetta al traffico perché seriamente danneggiata dalla piena del torrente Racinazzi. Il sindaco Gianfranco Moschella, con due ordinanze firmate il 26 novembre 2014 e il 15 gennaio di quest’anno, aveva individuato una soluzione alternativa, utilizzando una strada che passa da una proprietà privata, in località Amendolara, ricollegandosi poi all’arteria comunale che porta al camposanto. Il primo cittadino aveva così disposto che il proprietario del terreno dove ricade la strada, il signor Biagio Fleres, lasciasse aperti i cancelli del suo fondo per consentire il transito ai mezzi comunali, in condizioni meteorologiche di assoluta normalità, nelle giornate di lunedì e giovedì dalle ore 9 alle 12, dando inoltre la possibilità agli autoveicoli privati, ad esempio in occasione dello svolgimento di cerimonie funebri, di raggiungere il cimitero previo rilascio di apposita autorizzazione da parte degli organi comunali competenti.
Il proprietario, contrario a quanto disposto dal sindaco, si è rivolto al Tar etneo chiedendo l’annullamento dell'ordinanza sindacale n. 42 del 26 novembre 2014 e del successivo provvedimento del 15 gennaio scorso (n. 1), che integrava quanto già disposto nel primo atto. I giudici amministrativi, riunitisi nella camera di consiglio del’11 marzo, hanno invece deciso di respingere l’istanza del sig. Fleres, difeso dall'avv. Emanuele Ruggeri, accogliendo le tesi del Comune, rappresentato dall'avv. Ferdinando Croce, “valutati gli interessi pubblici e privati implicati nella vicenda e considerati prevalenti i primi in relazione alle esigenze poste a base dell’atto impugnato”, cioè l’accesso al cimitero comunale, ritenendo che allo stato non sussistono i presupposti per sospendere la validità delle due ordinanze. Provvedimenti, quelli firmati dal sindaco, che hanno natura provvisoria, dettati dall’esigenza di dare una risposta ai cittadini scalettesi, che più volte hanno protestato contro la chiusura della strada e l’impossibilità di andare a trovare i propri cari, soprattutto in occasione della celebrazione dei morti. Il Comune, dopo la domanda di annullamento in autotutela del provvedimento, con domanda risarcitoria, inoltrata dal sig. Biagio Fleres in seguito alla prima ordinanza, aveva accolto parzialmente le deduzioni avanzate, subordinando l’obbligo di mantenere aperti i cancelli della sua proprietà all’effettiva sussistenza di richieste di fruizione del bus-navetta comunale da parte di quanti avessero la necessità di raggiungere il cimitero, comunicando almeno tre giorni prima al privato la necessità di far transitare il mezzo nella sua proprietà, con indicazione del giorno e dell’ora. L’ultimo atto firmato dal sindaco Moschella stabilisce inoltre che durante il transito dei mezzi comunali sulla strada di contrada Amendolara vi sarà un agente di Polizia municipale a protezione e custodia dei cancelli di ingresso, e che in occasione dei funerali l’accesso sarà consentito esclusivamente alla navetta comunale al seguito del carro funebre, così da evitare la circolazione di ulteriori mezzi privati. Situazione che permarrà per un periodo di sperimentazione di almeno sei mesi, utile a verificare il complessivo andamento del transito sul fondo privato, in attesa che vengano ultimati i lavori di ripristino della viabilità di collegamento tra Scaletta Superiore e il campo sportivo comunale.