Servizi associati e meno costi, l'Unione dei Comuni ci riprova con un nuovo progetto
di Andrea Rifatto | 12/10/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/10/2020 | ATTUALITÀ
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La Giunta dell'Unione (foto archivio)
In sedici l’anni l’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani non è riuscita a raggiungere gli obiettivi per i quali è nata, ossia migliorare la qualità dei servizi erogati nei singoli Comuni ed ottimizzare le risorse economiche, finanziarie, umane e strumentali, ampliando il numero delle funzioni e dei servizi rispetto a quelli prima gestiti dai singoli enti assicurandone efficienza ed economicità, a vantaggio della collettività. Adesso, dopo svariati tentativi andati a vuoto, l’Ente sovracomunale ci riprova partecipando ad un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si occupa di avviare forme di collaborazione, sviluppando attività e scambi d’informazione, per realizzare processi di riordino territoriale. La Giunta presieduta da Davide Paratore, sindaco di Antillo, e formata dai colleghi Marco Saetti (Casalvecchio) Sebastiano Gugliotta (Pagliara), Concetto Orlando (Roccafiorita) e Giovanni Foti (Sant’Alessio), ha così aderito al “Progetto Italiae” per realizzare un processo di rafforzamento amministrativo. L’Unione Valli Joniche con sede a Pagliara, di cui fanno parte i comuni di Antillo, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Furci, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant’Alessio, Savoca, di fatto non è attiva salvo alcuni servizi minimi (come il medico del lavoro) e dunque la partecipazione al progetto ha l’obiettivo di attivare un primo set di funzioni/servizi in forma associata. A tal fine è stata regolarizzata la situazione economico-finanziaria e si sono definite nuove regole di contribuzione dei servizi associati da parte dei Comuni. L’Unione, ogni anno, dispone di un finanziamento regionale che varia da 60 a 90.000 euro, ha al proprio interno tre unità di personale Asu e gode della collaborazione di due dipendenti comunali, uno con profilo tecnico e uno amministrativo. L’obiettivo del “Progetto Italiae” è supportare l’ente realizzando uno studio di fattibilità per valutare lo svolgimento associato di funzioni e servizi. Una delle proposte è quella di creare un Corpo unico di Polizia municipale, in grado di gestire al meglio anche la stagione estiva, e a tale scopo è stata avviata una rilevazione del personale degli 11 Comuni; poi si punta a unificare i servizi economico-finanziari e di gestione amministrativa del personale ed è in corso un progetto per dotare tutti i municipi dello stesso sistema informativo riguardante sia la gestione economica che del personale; un terzo ambito di intervento è il servizio di promozione e gestione del turismo, considerati gli elementi unici e di pregio naturalistico, turistico, storico e culturale del territorio. Le intenzioni sembrano esserci tutte, anche questa volta: entro fine ottobre l’Unione dei Comuni dovrà individuare un gruppo di lavoro con referenti tecnici-amministrativi e politico-istituzionali, mentre il team “Italiae” condurrà interviste e incontri con i referenti locali e redigerà un report di analisi e proposta progettuale che sarà consegnato a fine novembre. Sarà la volta buona per far “decollare” l’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani?