Servizi sociali, Lo Giudice attacca il Distretto D32: "Cambi passo oppure andiamo via"
di Andrea Rifatto | 06/01/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/01/2020 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Danilo Lo Giudice
“O si cambia passo o siamo pronti a uscire e costituire un sub-Distretto”. Il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, attacca il Distretto socio-sanitario D32 di Taormina e contesta le modalità di svolgimento di alcuni servizi per il territorio di riferimento, che comprende 24 comuni tra Roccella Valdemone e Santa Teresa, suddivisi in tre macroaree, per un totale di quasi 60.000 abitanti. “In questo ultimo anno mi sono reso conto che i servizi socio-assistenziali e sanitari nel nostro comprensorio hanno grosse criticità – ha esordito Lo Giudice – noi come Comune investiamo quasi 200mila euro l’anno per assistenza igienico-personale e autonomia e comunicazione per gli studenti disabili ma il Distretto D32, deputato a svolgere anche questi compiti, deve assumersi la responsabilità di non far perdere finanziamenti pubblici e di programmare le risorse in maniera seria e concreta dando risposte alle comunità, perché è questo che la gente ci chiede. Non è possibile assegnare le risorse per l’assistenza all’autonomia e comunicazione stabilendo le ore in funzione del numero dei plessi scolastici – ha proseguito il sindaco di Santa Teresa – perché le ore devono essere assegnate in base all’utenza, abbiamo il diritto e il dovere di aiutare chi sta peggio di noi e nessuno può agire a caso su questioni così delicate”. Lo Giudice lamenta anche di aver scritto una lettera al Distretto, che ha come capofila il Comune di Taormina, senza ricevere risposta: “Se ci sarà un cambio di passo sarò il primo ad essere a fianco dei sindaci che ne fanno parte per dare risposte ai nostri disabili, anziani, bisognosi, perché è un tema che non può più essere derogato, altrimenti – annuncia il primo cittadino – creerò costituirò un sub-distretto con Santa Teresa capofila e mi prenderò la responsabilità di trainare i colleghi che vorranno starci per dare risposte alla nostra utenza che ha necessità, perché in questo settore c’è purtroppo una crescita di richieste di aiuto”.