Sicilia, è allarme criminalità per le imprese
di Redazione | 12/12/2014 | ATTUALITÀ
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Sono 50 mila in Sicilia, ogni anno, le imprese commerciali e turistiche colpite a vario titolo dalla criminalità di strada e dalla mafia. Di queste, più di 30 mila hanno chiuso i battenti per grave indebitamento da usura. Un costo complessivo per l’intero sistema imprenditoriale regionale che sfiora i cinque miliardi di euro, circa il 6 per cento del Pil della Regione.
Sos Impresa – Rete per la legalità, associazione Confesercenti nata per difendere la libera iniziativa imprenditoriale, per opporsi al racket e resistere alla criminalità organizzata, ha organizzato un'assemblea regionale sul tema “Verso una nuova stagione del movimento antiracket”, che si terrà lunedì 15 dicembre alle 10.30 a Messina, presso la Camera di Commercio in via F. Cavallotti. I lavori partiranno con i saluti del prefetto di Messina, Stefano Trotta, e di Giovanni Calabrò, presidente Confesercenti provinciale di Messina. La relazione introduttiva sarà curata da Salvo Campo, coordinatore Rete per la legalità Sicilia: a seguire gli interventi di Luigi Cuomo, presidente nazionale Sos Impresa; Giovanni Meli, sindaco di Collesano; Pippo Puglisi, Confindustria e componente Comitato Antiracket, Michele Sorbera, direttore Confesercenti Sicilia. Concluderanno i lavori Nello Musumeci, presidente Commissione regionale antimafia siciliana, e Santi Giuffrè, Commissario nazionale antiracket e antiusura. Nel corso dell’incontro interverranno imprenditori siciliani vittime di usura e racket, rappresentanti di associazioni e istituzioni presenti.