"Sisma dello Stretto 2022”, da Scaletta a Letojanni 600 volontari pronti alle calamità
di Andrea Rifatto | 31/10/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/10/2022 | ATTUALITÀ
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Previsti campi base con tende e strutture
Testare la capacità e l’efficacia di risposta dell’intero sistema regionale di Protezione civile, delle strutture territoriali e dei Comuni, attraversa una mobilitazione regionale e uno scenario esercitativo, con particolare riferimento all’attuazione di quanto previsto nel “Programma nazionale di Soccorso per il Rischio sismico”. È l’obiettivo della maxi esercitazione nazionale di Protezione “Sisma dello Stretto 2022”, che dal 4 al 6 novembre si svolgerà nelle province di Messina e Reggio Calabria, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni Calabria e Siciliana, le Prefetture di Reggio Calabria e di Messina, in collaborazione con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale di protezione civile. Lo scopo è testare l’attuazione del modello d’intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico, attraverso l’attivazione dei Centri di Coordinamento, la realizzazione di working area per attività di soccorso tecnico urgente e sanitario, l’allestimento di aree di accoglienza per la popolazione, l’impiego delle Colonne Mobili e le attività di valutazione e di agibilità post evento sismico. Direttamente coinvolti anche nove comuni della fascia jonica, tra Scaletta Zanclea e Letojanni, con quattro aree di influenza che ospiteranno 7 colonne mobili, 580 volontari, 145 mezzi e 97 tende: Scaletta Zanclea-Itala dove è previsto l’arrivo di una colonna, 100 volontari, 25 mezzi e 17 tende; Roccalumera-Furci Siculo-Nizza di Sicilia (con base nel campo sportivo di Roccalumera) con 2 colonne, 200 volontari, 50 mezzi e 33 tende; Letojanni (area di emergenza del Drpc nel campo sportivo) con 2 colonne, 160 volontari, 40 mezzi e 27 tende e Alì-Alì Terme-Fiumedinisi con 2 colonne, 120 volontari, 30 mezzi e 20 tende allocate nel campo sportivo di Alì Terme. Scaletta e Itala faranno riferimento al campo di Roccalumera per indisponibilità di aree sui propri territori. I volontari impegnati arriveranno dai Servizi territoriali di Protezione civile di Catania, Ragusa e Siracusa. L’esercitazione partirà alle 9 di venerdì 4 novembre, con la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 Richter con epicentro a Reggio Calabria, che interesserà anche la Sicilia nord-orientale con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, capace, inoltre, di innescare effetti ambientali come frane, liquefazioni e fenomeni di maremoto. L’area metropolitana di Messina ricade nello “scenario esercitativo” nel quale si osserveranno notevoli effetti macrosismici (simulati) e di conseguenza danni post sisma e il riferimento sarà in particolare il Com (Centro operativo misto) di Roccalumera, che sarà allestito nell’aula consiliare. Nei singoli paesi verranno attivati tutti i Centri operativi comunali di Protezione civile e sono previste diverse esercitazioni. Lo scenario simulato del maremoto sarà, inoltre, l’occasione per un ulteriore test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione della popolazione, in fase di sperimentazione, che diramerà un messaggio ai cellulari presenti nell’area dei comuni costieri delle province di Reggio Calabria e Messina per informarli dell’evento in corso. I sindaci riceveranno dalla Regione il progetto dell’esercitazione e dovranno informare le popolazioni affinché prendano coscienza dei rischi e dei comportamenti da tenere nelle situazioni di emergenza.