"Staffetta dei desideri", gli studenti di S. Teresa incontrano il sindaco
15/12/2021 | ATTUALITÀ
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Bambini, insegnanti e dirigente con gli amministratori
Aderendo alle iniziative promosse dal Comitato provinciale Unicef di Messina, presieduto da Angela Rizzo Faranda, in occasione delle celebrazioni del 75° anniversario della fondazione dell’agenzia, la dirigente scolastica della Direzione didattica di Santa Teresa di Riva, Maria Grazia D’Amico, insieme ad una delegazione di alunni delle classi terze e quarte della scuola primaria, è stata ricevuta in municipio dal sindaco Danilo Lo Giudice. Durante l’incontro, secondo step della “Staffetta dei desideri – esprimi un desiderio per il compleanno dell’Unicef”, alla presenza degli assessori Annalisa Miano ed Ernesto Sigillo, oltre che di alcuni docenti, gli alunni hanno espresso i loro “desideri” per tutti i bambini del mondo e, in particolare, per quelli di Santa Teresa. Coinvolgenti sono stati il dibattito ed il momento di convivialità rallegrato dalla musica della tradizionale “ciaramedda”. Per la riuscita dell’iniziativa, di cui è referente l’insegnante Rosa Anna Paolini, è stato determinante il percorso interdisciplinare attuato nelle classi dai docenti. Nella prima parte dell’iniziativa “Esprimi un desiderio per il compleanno dell’Unicef” studenti e studentesse sono stati invitati a esprimere i propri desideri individuali, per poi arrivare alla selezione di un desiderio della classe, scegliendo una delle cinque tematiche prioritarie (Educazione, Cambiamento Climatico, Salute Mentale, Vaccini/Nutrizione/Salute, Non discriminazione) individuate dall’Unicef a livello globale su cui investire per ripensare ad un futuro migliore per ogni bambina, bambino e adolescente. Bambini e adolescenti hanno partecipato a questo sondaggio “speciale” indicando quali siano davvero le loro priorità e i loro desideri per il futuro e così grazie a un gesto estremamente semplice ma di grande portata educativa, è stato garantito il loro diritto all’ascolto. I desideri raccolti sono stati poi condivisi con i rappresentanti istituzionali del Comune, per far sì che la comunità possa prendersi carico di quanto espresso dai ragazzi.