Stagione balneare al via l'1 maggio: da Giardini a Messina 20 km di mare non balneabile
di Andrea Rifatto | 21/04/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/04/2021 | ATTUALITÀ
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Molte zone off limits a scopo precauzionale
Partirà l’1 maggio la stagione balneare 2021. Lo ha stabilito l’Assessorato regionale della Salute con l’apposito decreto che puntualmente viene esitato per disciplinare il monitoraggio delle acque marine e individuare le zone di mare precluse alla balneazione per inquinamento o altri motivi. L’atto, emanato dal Dipartimento attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, fissa al 31 ottobre la conclusione della stagione, che dunque quest’anno dovrebbe partire regolarmente a differenza del 2020, quando slittò a causa della pandemia. Nella fascia tra i comuni di Giardini Naxos e Messina sono poco più di 20 chilometri i tratti di costa non balneabili per varie motivazioni, esattamente 20.150 metri. A Giardini Naxos sono off limits per motivi di inquinamento la zona dalla foce del fiume Alcantara sino a 400 metri in direzione nord e i 350 metri dell’area portuale (dalla radice barriere frangiflutti alla radice molo di sopraflutto), per un totale di 750 metri di mare dove non sarà possibile tuffarsi. A Messina risultano inquinati 6,4 km di costa dalla foce del torrente Larderia al torrente Portalegni, un tratto di 630 metri a partire da 50 metri a sud dell’ex ospedale “Margherita” fino a 100 metri a nord della foce del torrente Annunziata e altri 200 metri a partire da 100 metri a sud fino a a 100 metri a nord del canale Lago Piccolo Torre Faro. Inoltre sono interdetti 1,4 km dal lato sud del porto di Tremestieri fino al torrente Larderia e 8,950 km di costa dal torrente Portalegni a via Brasile. Proseguendo verso nord, i divieti sono previsti nei tratti di mare interessati dalle immissioni delle condotte sottomarine dei depuratori, motivo che ha portato il Dipartimento regionale Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico a disporre a scopo precauzionale e in via cautelativa lo stop alla balneazione per otto comuni jonici, per un totale di 1,270 km. I tratti di costa classificati come non balneabili sono stati individuati a Letojanni, dove il divieto interessa un tratto di 200 metri in direzione del torrente San Filippo, in corrispondenza del depuratore; Sant'Alessio Siculo (100 metri in direzione nord e 100 metri in direzione sud dal torrente Salice, dove scarica il depuratore utilizzato anche da Forza d’Agrò, e altri 150 metri dalla foce del torrente Agrò verso sud); Santa Teresa di Riva (150 metri verso nord dalla foce del torrente Agrò, in direzione del depuratore utilizzato anche da Savoca); Furci Siculo (160 metri verso sud dalla foce del Pagliara) vista la presenza del depuratore consortile con Roccalumera, Furci e Pagliara); Roccalumera (160 metri verso nord dalla foce del torrente Pagliara); Nizza di Sicilia (100 metri direzione nord dal torrente Fiumedinisi), Alì Terme (100 metri in direzione nord dal Fiumedinisi) a causa dello scarico del depuratore di Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi; Scaletta Zanclea nei 50 metri a sud dalla foce del torrente Giampilieri. A Messina bagno vietato nei 50 metri a nord dalla foce del torrente Giampilieri e in un tratto di 200 metri da 100 metri a est fino a 100 metri a ovest dallo scarico del depuratore di Acqualadroni. Inoltre per motivi di sicurezza non è balneabile un tratto di 300 metri a Taormina, da 100 metri a ovest a 100 metri a est della Grotta Azzurra a Capo Taormina. Il campionamento delle acque avrà inizio a maggio e terminerà a ottobre e sarà di competenza dell’Asp, che dovrà inserire periodicamente i risultati nel portale ministeriale “Acque di balneazione”, mentre i prelievi di pre-campionamento possono essere effettuati giù da ieri. I sindaci dovranno adesso emettere le ordinanze di divieto di balneazione e apporre i cartelli che indicano il divieto di balneazione, almeno in due lingue, per informare i bagnanti.