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Stop ai camper a S. Teresa, l’associazione nazionale Camperisti sul piede di guerra
di Andrea Rifatto | 11/09/2016 | ATTUALITÀ
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Un camper in sosta sul lungomare santateresino
Potrebbe avere strascichi giudiziari la vicenda riguardante il divieto di sosta per camper e caravan sul lungomare di S. Teresa di Riva, stabilito dall’Amministrazione comunale il 12 agosto scorso. L’associazione nazionale Coordinamento Camperisti, con sede a Firenze, ha contestato l’ordinanza firmata dal sindaco Cateno De Luca che vieta la sosta h24, nel periodo dal 1 maggio al 30 settembre, ad autobus, caravan, camper e roulotte con lunghezza superiore a 5 metri e altezza superiore a 2,30 metri, motivato con la necessità di evitare che nei mesi estivi i turisti, anziché utilizzare campeggi o aree di sosta attrezzate, sostino anche la notte e per più giorni negli stalli di parcheggio, che però sono privi di servizi, con il risultato che spesso i serbatoi delle acque reflue vengono scaricati sotto i marciapiedi e sul territorio comunale rimangono abbandonati sacchi di rifiuti. A ciò, secondo De Luca, si aggiunge il fatto che la sosta e la circolazione di caravan e camper, a causa delle dimensioni notevoli, può comportare pericolosi intralci al traffico, oltre a rendere difficoltosa la visibilità in prossimità delle intersezioni e degli accessi carrabili. Spiegazioni che l’associazione nazionale Camperisti ha bollato come inadeguate nella lettera inviata il 22 agosto al sindaco, al presidente del Consiglio Santino Veri e al suo vice Massimo Cicala, evidenziando come “le motivazioni risultano astrattamente attinenti al divieto di campeggio previsto dal provvedimento e che il divieto di sosta per dimensioni appare adottato al di fuori delle condizioni previste dalla legge, rivelandosi anche illogico e discriminante” e assegnando al Comune 15 giorni di tempo per rimuovere i segnali di divieto. In caso contrario, l’Associazione ha avvisato che è pronta a impugnare l’ordinanza davanti al Tar. “La nostra azione è sempre di supporto e mai di contrapposizione agli enti – spiega il coordinatore Pier Luigi Ciolli – e auspichiamo che il Comune revochi tempestivamente il provvedimento per evitare indebiti oneri al cittadino a causa dell’insorgere di un contenzioso. Lunedì, essendo scaduto il termine, invieremo un sollecito e valuteremo se ricorrere al Tar”. L’Amministrazione non sembra però intenzionata a tornare indietro e i cartelli di divieto installati sul lungomare rimangono ben saldi al loro posto.