Martedì 03 Dicembre 2024
Il sindaco commenta la sua decadenzao decisa dal Tribunale per l'incompatibilità


Stracuzzi: "Azione attuata da chi non ama Giardini, resto in carica e valuto appello"

di Redazione | 08/12/2023 | ATTUALITÀ

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Incertezza a Palazzo dei Naxioti

Lo smarrimento per una decisione totalmente inaspettata, poi la volontà di continuare ad amministrare la città fin quando il verdetto non sarà definitivo. A Giardini Naxos è arrivato come un fulmine a ciel sereno il provvedimento del Tribunale di Messina che dichiara la decadenza dalla carica per incompatibilità del sindaco Giorgio Stracuzzi. Un’ordinanza giunta al termine del procedimento scaturito da un ricorso depositato l’1 marzo 2022 in qualità di cittadini elettori dai consiglieri di minoranza Agatino Bosco (candidato sindaco sconfitto nel 2020) e Francesco Palumbo, assistiti dall’avvocato Lucio Fresta, con il quale chiedevano la decadenza del primo cittadino per due incarichi di progettazione affidati nel 2019 dall’Ufficio tecnico al fratello, l’architetto Antonino Maria Stracuzzi, per il servizio di direzione lavori e coordinamento della sicurezza per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della chiesa Maria Santissima Raccomandata e per la progettazione esecutiva e la direzione lavori strutturale per la demolizione e ricostruzione di loculi nel cimitero, entrambi non esauriti al tempo delle elezioni. L’ordinanza della Prima Sezione civile presieduta dal giudice Corrado Bonanzinga è immediatamente esecutiva e la cessazione anticipata del sindaco, secondo la Legge regionale 7/2017, comporta la cessazione dalla carica anche della Giunta comunale (con la nomina di un commissario straordinario) ma non del Consiglio, che rimane in carica fino a nuove elezioni da effettuare nel primo turno elettorale utile. Se entro 30 giorni verrà presentato appello da Stracuzzi, difeso dall’avvocato Nunzio Garufi, l’esecuzione della sentenza rimarrà sospesa in pendenza di ricorso alla Corte d’appello. Il sindaco e l’Amministrazione, dopo un confronto con la Regione, ritengono che in questo lasso di tempo gli organi resteranno in carica, ma nei prossimi giorni si avranno notizie più certe. “È l’esito di un contenzioso che un mio oppositore, uscito sconfitto dalle elezioni del 2020, ha instaurato per ‘disarcionarmi’ tramite la via giudiziaria al posto di quella del consenso popolare - commenta Giorgio Stracuzzi - la legge mi attribuisce 30 giorni di tempo per il deposito di un apposito ricorso dinanzi alla Corte d’appello di Messina avverso la sentenza di primo grado, sulla cui proponibilità mi consulterò approfonditamente con i miei legali, i miei assessori e consiglieri comunali e, non ultimi, con mia moglie e i miei figli, ai quali va il mio incondizionato ringraziamento per la vicinanza e la pazienza in questi duri anni di lavoro”. 

“Voglio rassicurare tutti che nel termine che ci separerà dall’assunzione di detta importante e delicata decisione, nessuna decadenza automatica verrà a verificarsi, né per il sottoscritto né per la giunta che mi sostiene - prosegue il primo cittadino - abbiamo da portare avanti un importante programma di riforme amministrative e finanziarie, che abbiamo messo in cantiere con la Giunta nominata nel luglio scorso, all’indomani peraltro dell’approvazione del bilancio previsionale e della recente nomina del nuovo assessore al ramo. Prima ancora di queste importanti azioni amministrative, i cittadini di Giardini Naxos hanno il diritto di godere di un programma di festività natalizie che l’Amministrazione comunale ha già messo in campo e che meritiamo tutti di trascorrere in serenità. Alla cittadinanza - conclude Stracuzzi - voglio dire che sono amareggiato per aver involontariamente portato Giardini Naxos agli onori della cronaca, senza tuttavia che potessi minimamente intervenire per porvi rimedio. Se un ‘responsabile’ può essere individuato, questi è certamente chi ha proposto l’azione popolare, per non aver mai avuto davvero a cuore le sorti di Giardini. Gli incarichi professionali affidati da altri ad un mio familiare sono rimasti in vigore senza che potessi fare alcunché. È noto che il sindaco non attribuisce e non revoca appalti, in questo caso di servizi. Anche questa particolare situazione dimostra quanto sia paradossale ed irrazionale la conclusione del Tribunale che, sulla scorta di un'ipotesi di incompatibilità non rimossa (ma esisteva un modo legale che mi consentiva di rimuoverla?) dichiara, per il momento la decadenza”.

Più informazioni: decadenza stracuzzi  


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