Strada contesa a Santa Teresa, rimossi i cancelli ma i privati ribattono: "Non è pubblica"
di Andrea Rifatto | 12/08/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/08/2023 | ATTUALITÀ
2398 Lettori unici
Il sentiero passa davanti un'abitazione
Una strada “contesa”, con i privati e il Comune posizionati su fronti opposti ormai da anni. È una vicenda che potrebbe avere ulteriori risvolti quella legata alla titolarità della strada pedonale della frazione Misserio di Santa Teresa di Riva, che collega piazza San Vito con il lavatoio del quartiere Acqua Mantarro. Un antico percorso, recuperato in seguito a un finanziamento ottenuto dal Comune nel 2011, al centro di una diatriba visto che i proprietari di un immobile che sorge lungo il tracciato ritengono sia di loro proprietà o comunque non comunale, mentre per l’ente si tratta di una strada pubblica e come tale deve rimanere fruibile a tutti, senza sbarramenti. Così mercoledì è scattato un blitz, con il sindaco Danilo Lo Giudice, la Polizia locale e i Carabinieri della locale Stazione, insieme agli operai comunali, che hanno rimosso nuovamente i due cancelli, uno in ferro e l’altro in legno, posti alle due estremità del sentiero, nelle immediate vicinanze dell’abitazione che si affaccia sulla stradina, utilizzata come cortile. “Già qualche anno avevamo provveduto alla rimozione con contestuale denuncia contro ignoti - ha spiegato il sindaco - adesso è stata identificata la persona che ha dichiarato di averli posizionati e si provvederà a denunciare l’autore dell’azione, considerata la proprietà comunale di questa strada, per altro oggetto anche di finanziamento e di riqualificazione”. Siamo stati a Misserio e abbiamo contattato uno dei proprietari dell’immobile che sorge in quel punto, il signor Vincenzo Micalizzi, secondo il quale si tratta invece di strada interpoderale appartenente ai coloni sin dai tempi lontani: “Noi siamo lì da 100 anni e la strada è sempre stata chiusa e recintata con reti - ci ha detto - anche perchè venivano tenuti gli animali liberi. Chi voleva passare chiedeva il permesso, non è una via di uso pubblico, non c’è nome, non c’è illuminazione, non ci sono servizi. È una strada vicinale che noi curiamo e teniamo pulita. Quei cancelli precari erano stati posizionati per evitare che transitassero motocross, come avvenuto in passato, e cani randagi. Il Comune non ha nessun atto che attesti la propria titolarità - aggiunge Micalizzi - adesso mi rivolgerò ad un legale per andare fino in fondo e vederci chiaro”. La strada è indicata anche sulla mappa catastale senza alcun numero di particella e dunque ciò farebbe propendere per la titolarità pubblica. Il sentiero è stato riqualificato tra il 2011 e il 2013 grazie a un finanziamento da 580.000 euro assegnato dalla Regione per una serie di opere, tra cui il recupero del lavatoio Acqua Mantarro e dell’antico tracciato, riqualificato con la realizzazione della pavimentazione in pietra, l’installazione di lampioni per l’illuminazione alimentati con pannelli fotovoltaici e la delimitazione con una staccionata in legno: negli anni, però, è mancata la manutenzione, erbacce, arbusti e alberi hanno invaso la stradina in più punti e la staccionata in legno è in cattivo stato di conservazione e a tratti crollata.