Giovedì 13 Febbraio 2025
Progetto dell'eterna incompiuta pronto per andare in gara ma manca il finanziamento


Strada Letojanni-Gallodoro, appello di cinque sindaci a Stato e Regione per completarla

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

559 Lettori unici

Uno dei viadotti rimasti.. sospesi

Le opere incompiute nel comprensorio jonico sono tante ma per qualcuna c’è la speranza di cambiarne il destino. È il caso della strada Letojanni-Gallodoro, prevista come infrastruttura di collegamento tra le zone interne (Limina, Roccafiorita, Mongiuffi Melia e Gallodoro) con la grande viabilità fino alla Statale 114 a Letojanni, tanto che nel 1988 il Cipe stanzia ben 18,5 miliardi di lire. I lavori iniziano nel 1990 ma vengono sospesi nel 1997 a seguito di un contenzioso: vengono realizzati due viadotti e alcuni muri di contenimento ma poi tutto si blocca. Soggetto attuatore è il Comune di Gallodoro e nel 2019 l’intervento viene inserito nel Patto per lo sviluppo della Città metropolitana per l’importo di 9,3 milioni di euro, con 5 milioni garantiti dai fondi Fsc 2014/2020 e altri 4,3 milioni dalla Legge 64/1986 che finanziava interventi straordinari nel Mezzogiorno. Oggi, però, la prima parte non è più disponibile perchè i lavori dovevano essere appaltati entro il 2023, mentre restano utilizzabili i fondi della Legge 64. L’importo finale del progetto di fattibilità tecnico-economica è però lievitato a 30 milioni di euro, di cui 17,8 milioni per lavori e 12,1 milioni per somme a disposizione, e i sindaci hanno inviato una lettera-appello alla Città metropolitana, alla Regione e al Governo nazionale chiedendo di finanziare per intero l’opera: “Chiediamo di inserire l’opera immediatamente appaltabile nella nuova programmazione dei fondi Fsc in corso di formazione - hanno scritto Alfio Currenti (Gallodoro), Alessandro Costa (Letojanni), Rosario D’Amore (Mongiuffi Melia), Filippo Ricciardi (Limina) e Concetto Orlando (Roccafiorita) - al fine di consentire al soggetto attuatore di assumere gli atti consequenziali e completare l'iter di realizzazione dell’intervento. Non ottenendo le ulteriori risorse richieste l’opera rimarrà incompiuta, cioè di nessuna utilità ma anzi, con ogni probabilità, dovrà pure essere demolita nelle parti già realizzate, quali viadotti e opere d'arte, perché l'abbandono renderà pericoloso il loro mantenimento, con ulteriore esborso di denaro pubblico e danno netto per l’Erario. Si ricorda altresì il danno ambientale costituito dall'opera parzialmente realizzata - proseguono i sindaci - che se non completata e dotata di tutti gli accorgimenti di mitigazione degli impatti e di tutti i manufatti atti ad eliminare i rischi quali il completamento della raccolta delle acque, la stabilizzazione dei versanti, la messa in sicurezza delle aree a rischio idrogeologico attraversate, costituirà sempre un fattore di rischio che già nel recente passato ha causato notevoli danni, per fortuna finora solo a cose e non a persone». Il mancato finanziamento per il completamento dell'opera, visto il livello di progettazione sufficiente per essere posta a base di gara, costituirebbe quindi un ulteriore spreco di denaro pubblico.

«I territori interni di Gallodoro, Letojanni, Limina, Roccafiorita e Mongiuffi Melia, continueranno a scontare la carenza infrastrutturale e l'insicurezza per mancanza di vie alternative di una viabilità vecchia di secoli e inadeguata - aggiungono i sindaci - in assoluta controtendenza rispetto a tutta la programmazione negoziata e a tutti gli strumenti messi in campo, da ultimo con il Pnrr, per colmare il gap di isolamento sociale e di sviluppo delle aree interne, mortificando le aspettative delle comunità che da anni e anni aspettano il completamento di una tale importate e fondamentale opera. L’opera e le sue complementari, essendo funzionale al collegamento tra i comuni con la costa e la grande rete viaria, si colloca all'interno delle citate strategie di mitigazione dell'isolamento infrastrutturale delle aree interne, potendo costituire nuovo, più celere e sicuro accesso verso i comuni e, di ritorno, verso la viabilità strategica locale, anche ferroviaria, e verso i servizi di rete e d'ambito, soprattutto ospedalieri. Inoltre essa si colloca anche all'interno delle strategie di protezione civile, contribuendo in via definitiva alla soluzione del problema dell'accesso e via di fuga in particolare dei comuni di Limina, Roccafiorita, Mongiuffi, Melia, Gallodoro e Letojanni e di prevenzione e contenimento dei rischi idrogeologici e di quelli legati agli incendi». 

«In questi anni non siamo stati ad aspettare - ci ha raccontato di recente il sindaco Alfio Currenti, in carica dal 2012 - ma abbiamo portato avanti la progettazione, aggiungendo i tratti mancanti e migliorando il tracciato e ora sappiamo che servono 30 milioni di euro per completare la strada. È vero, di questa incompiuta si parla da anni, ma solo adesso possiamo dire concretamente che i lavori possono essere realizzati». Per la “mare-monti”, che si sviluppa per circa 4 km, il 70% in territorio letojannese e il 30% in quello gallodorese, il Comune capofila ha superato tutte le “prove”, tra espropri, variante urbanistica e pareri favorevoli di Provveditorato Opere pubbliche, Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e Corpo Forestale, fino ad ottenere un anno fa il Provvedimento autorizzatorio unico regionale: «Avere le autorizzazioni è stato un successo, una sfida difficile e stimolante - aggiunte Currenti - adesso tocca alla Regione fare la propria parte, chiedono progetti cantierabili e il nostro lo è e auspichiamo che verrà inserito nella programmazione comunitaria 2021-2027. È un’opera comprensoriale e un’occasione utile di sviluppo sia per noi che per il territorio di Letojanni, perchè arricchirebbe una zona collinare finora priva di strada. E poi è anche interesse di Palermo spendere le risorse comunitarie per non perderle».


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.