Giovedì 21 Novembre 2024
Dietrofront dopo il protocollo di intesa tra gli otto comuni della Val d'Agrò


Strada per Antillo, l’Unione dei Comuni stoppa S. Teresa per la progettazione

di Andrea Rifatto | 22/09/2018 | ATTUALITÀ

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La strada è prevista ai margini del torrente Agrò

Sarà l’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani a occuparsi della progettazione della strada intercomunale S. Teresa-Antillo. La decisione è stata assunta di comune accordo tra il presidente dell’ente sovracomunale, il sindaco di Mandanici Armando Carpo e il primo cittadino di S. Teresa (comune che non fa parte dell’Unione dal 2016) Danilo Lo Giudice, con un dietrofront rispetto a quanto deciso nelle scorse settimane, quando i sindaci degli otto comuni della Val d’Agrò (oltre S. Teresa e Antillo sono coinvolti Sant’Alessio, Savoca, Forza d’Agrò, Casalvecchio, Limina e Roccafiorita) hanno firmato un protocollo di intesa dando mandato a Lo Giudice di occuparsi del progetto definitivo dell’opera, il cui costo è stimato in 25 milioni di euro, stanziando ognuno 2mila euro a testa come quota fissa e 0,50 euro per abitante. Lo scopo era quello di far inserire la strada all’interno del Masterplan della Città metropolitana. E tale resta. Il presidente Carpo, dopo essersi confrontato con i 7 sindaci dei “suoi” comuni e aver fatto presente come sia preferibile che ad occuparsi della progettazione sia l’Unione, in virtù di quanto deciso il 27 luglio dall’ex Provincia, che ha approvato uno schema di accordo con i raggruppamenti di comuni che intendono proporre progetti di area vasta con particolare riferimento ad assi viari intercomunali. Quale miglior raggruppamento dell'Unione, dunque, che tra l'altro consentirà in questo modo alle singole amministrazioni di non dover impiegare somme per finanziare il progetto di S. Teresa. Carpo ha quindi scritto ieri a Lo Giudice chiedendogli di aderire all’iniziativa dell’Unione per la progettazione dell’intervalliva Costa jonica-Antillo, che si aggiunge ad un’altra opera da tempo proposta dall’Unione, ossia l’unificazione dei lungomari da Sant’Alessio a Roccalumera. Ieri stesso la Giunta comunale di S. Teresa (assenti il sindaco e l’assessore Ernesto Sigillo) ha quindi revocato la delibera dell’8 agosto che dava vita al protocollo di intesa tra i comuni della vallata e ha autorizzato il presidente dell’Unione a sottoscrivere per conto del Comune di S. Teresa l’accordo di programma tra l’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani e la Città metropolitana di Messina.

“Entro il 30 settembre manifesteremo l’interesse all’ex Provincia a realizzare l’opera e mercoledì approveremo in Giunta la delibera – spiega il presidente Armando Carpo – e il nostro elaborato sarà di livello esecutivo e non definitivo, dunque abbiamo buone possibilità che venga finanziato". La spesa per la progettazione esecutiva delle infastrutture viarie previste dall'Unione si aggira sui 40mila euro, cifra necessaria per la S. Teresa-Antillo, la Roccalumera-Mandanici e la Sant'Alessio-Forza d'Agrò. "Dal mio insediamento all’Unione ho subito potenziato l’Ufficio tecnico con l’arrivo di un altro dipendente che si è aggiunto a quello già presente - aggiunge Carpo - al quale sono state dimezzate le ore cosicché senza aumenti di spesa l’ente possa avere due tecnici in grado di redigere e approvare progetti, in quanto uno dei due può ricoprire il ruolo di responsabile unico del procedimento, senza dover incaricare esclusivamente professionisti esterni". L’elaborato dovrà essere presentato alla Città metropolitana entro il 30 dicembre 2019 e in questo anno l’Unione si avvarrà sia dei propri tecnici che di professionisti esterni per avere un progetto cantierabile per un'opera di cui si parla da dieci anni ma finora senza alcun passaggio concreto.


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