Giovedì 21 Novembre 2024
Le proposte per il vecchio tracciato quando nascerà la linea a doppio binario


Strade alternative al posto dei binari: solo 2 sindaci su 9 favorevoli a salvarli

di Andrea Rifatto | 21/12/2018 | ATTUALITÀ

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La stazione ferroviaria di S. Teresa di Riva

Se i sindaci di Taormina, Giardini e Letojanni puntano alla metropolitana leggera ad uso turistico al posto dell’attuale tracciato ferroviario una volta che entrerà in funzione il doppio binario, lo stesso non può dirsi degli altri colleghi dei comuni attraversati dalla linea ferrata compresi tra Forza d’Agrò e Scaletta. Quasi tutti ritengono infatti utile creare al posto dei binari delle strade di collegamento, alternative soprattutto alla Statale 114, prevedendo magari che il nuovo asse viario venga percorso da navette elettriche che colleghino le vecchie stazioni con le nuove in modo da agevolare pendolari e passeggeri, oltre che liberare i centri abitati da buona parte del traffico. Soluzione che è già stata messa nero su bianco da alcune amministrazioni, come Scaletta, Alì Terme, Furci, tramite atti di indirizzo manifestati in queste settimane, ma che è condivisa dagli altri sindaci dei comuni costieri, tranne qualche rara eccezione. Nizza, come spiega il sindaco Piero Briguglio, ha inserito tra le opere compensative chieste alle Ferrovie la costruzione o l’allargamento delle strade di collegamento con la parte ovest del paese, con la demolizione degli attuali sottopassi ferroviari in modo da consentire il transito di qualsiasi messo. E dunque non è interessata al mantenimento dell’attuale linea e l'interruzione dell'attuale tracicato farebbe cadere ogni ipotesi di mantenimento. Lo stesso per Sant’Alessio e Itala, dove i primi cittadini Giovanni Foti e Antonino Crisafulli ci hanno confermato di ritenere più utile la costruzione di una strada alternativa alla Ss114. Il sindaco di Roccalumera, Gaetano Argiroffi, è aperto all’utilizzo dei binari per una linea di trasporto locale ma chiede che la scelta sia condivisa da tutti i comuni. Un’utopia, stando alle decisioni già assunte dai colleghi.

Favorevoli al mantenimento dell’attuale tracciato e all’istituzione di un sistema di metropolitana leggera o trenino locale sono solo i sindaci di S. Teresa e Forza d’Agrò, Danilo Lo Giudice e Fabio Di Cara. Il raddoppio, lo ricordiamo, si svilupperà a monte della linea attuale e per l’85% in galleria; il progetto prevede la realizzazione di due nuove stazioni: Fiumefreddo e Sant’Alessio-Santa Teresa e di quattro nuove fermate: Alcantara, Taormina, Letojanni, Nizza-Alì Terme e Itala-Scaletta. Uno studio di architettura ligure ha redatto un progetto per dare vita a una metropolitana leggera a scopo turistico, con fermate nelle attuali stazioni tra Scaletta e Giardini e lo ha sottoposto già a qualche sindaco. Il problema, eventualmente, sarebbe quello di trovare una modalità comune di gestione del servizio. Ma la questione molto probabilmente neanche si porrà.


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