Strade asfaltate male dopo la metanizzazione, l'ex Provincia avvia verifiche
di Andrea Rifatto | 04/12/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/12/2017 | ATTUALITÀ
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Il ripristino delle strade provinciali della zona jonica interessate negli ultimi due anni dai lavori di metanizzazione, effettuato dalla stessa impresa che ha posato le condutture così come previsto dal contratto di appalto, non è avvenuto a regola d’arte. È quanto emerge da un atto di indirizzo firmato dal commissario straordinario della Città metropolitana di Messina, Francesco Calanna, indirizzato al dirigente della III Direzione Viabilità metropolitana-2° Servizio Distretto Costa jonica, Giovanni Lentini, e al comandante della Polizia metropolitana, Antonino Triolo. Nel documento Calanna dispone che i soggetti destinatari, ciascuno per le proprie competenze, programmino, per gli opportuni accertamenti del caso, dei sopralluoghi urgenti presso i tratti delle strade provinciali joniche interessati dai lavori di scavo per la posa di condotte di gas metano, predisponendo apposita relazione scritta. All’ex Provincia sono giunte infatti diverse segnalazioni con le quali viene lamentato un cattivo stato di rispristino delle arterie provinciali interessate dai lavori eseguiti dalla FinConsorzio di Roma, con grave nocumento alla sicurezza degli utenti della strada oltre che al decoro ed all’immagine dei luoghi. Gli interventi di posa delle condutture del metano hanno interessato le arterie provinciali nei comuni di Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio, Fiumedinisi, Furc, Itala, Mandanici, Nizza, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio, S. Teresa, Savoca e Scaletta. Ma sembrerebbe che non sempre il tappetino di asfalto è stato posato a dovere o con lo spessore adeguato dopo la scarifica del vecchio manto stradale e in alcuni casi si sono formate buche e avvallamenti. La ditta negli anni scorsi ha ottenuto dalla Città metropolitana, per conto dei Comuni interessati, l'autorizzazione allo scavo e il nulla osta ad eseguire i necessari lavori di interramento, a condizione che venissero osservate particolari prescrizioni, tra le quali l'esecuzione dei lavori a perfetta regola d'arte, il ripristino delle strade e relative pertinenze nonché la sottoscrizione di una polizza fideiussoria a garanzia degli adempimenti richiesti. Ciò pare non sarebbe avvenuto per come stabilito e da qui la decisione del commissario Calanna di approfondire la vicenda. Il commissario ha inoltre disposto che vengano attivate nei confronti della FinConsorzio, fatti salvi gli obblighi e le competenze delle amministrazioni comunali coinvolte, le procedure necessarie finalizzate all'ottimale ripristino del manto stradale.