Strade provinciali, lavori milionari ma senza risultati: i sindaci protestano con De Luca
di Andrea Rifatto | 08/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/07/2021 | ATTUALITÀ
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L'incontro nell'aula consiliare di Antillo
Lavori che si sperava migliorassero le condizioni di arterie ridotte da un decennio a trazzere ma che secondo chi il territorio lo vive ogni giorno palmo a palmo, ossia i sindaci, stanno invece aumentando i problemi anzichè risolverli. È unanime la protesta dei comuni della Valle d’Agrò, che si sono riuniti nell’aula consiliare di Antillo, su convocazione (alle 7.30) del sindaco metropolitano Cateno De Luca, per esprimere tutte le loro critiche sugli interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e sistemazione del piano viabile in corso lungo le strade provinciali 12, 15 e 19, da Sant’Alessio Siculo fino ad Antillo e Roccafiorita, passando per Limina, Casalvecchio Siculo, Scifì e Savoca, appaltati nei mesi scorsi grazie a 3,2 milioni di finanziamenti provenienti dal Masterplan. Lavori che però continuano a non convincere. Al confronto, chiesto dal primo cittadino antillese Davide Paratore, sono intervenuti i sindaci Marco Saetti (Casalvecchio), Filippo Ricciardi (Limina), Concetto Orlando (Roccafiorita), Danilo Lo Giudice (Santa Teresa di Riva) e il vicesindaco di Sant’Alessio Santino Foti, oltre ai tecnici della Città metropolitana, tra cui Armando Cappadonia, Giovanni Lentini e Gaetano Maggioloti. Assenti i Comuni di Savoca e Forza d'Agrò. “Ancora non abbiamo capito gli interventi previsti - ha esordito Paratore - non abbiamo visto asfalto ma sono venute fuori strade ristrette da guardrail sporgenti, parapetti a spigolo vivo, segnaletica orizzontale tracciata dentro le buche, mentre i muri vecchi rischiano di crollare e alle minime piogge ci sono frane. Ben venga quanto fatto a regola d’arte ma dobbiamo eliminare i pericoli, altrimenti diteci chiaro che le aree interne possono morire e chiudiamo i nostri paesi collinari e montani. Di concreto la gente ha visto poco o nulla”. I sindaci sono intervenuti sottolineando come avere strade sicure sia ciò che i cittadini chiedono da anni: Ricciardi ha ricordato come la viabilità sia fondamentale per il futuro dei piccoli centri, Saetti ha auspicato un confronto con i tecnici per analizzare i punti critici e migliorare la sicurezza, Foti ha evidenziato le criticità della Sp 16 di Forza d’Agrò con l’acqua scaricata sul Sant’Alessio Village. Secondo Lo Giudice la situazione è peggiorata rispetto a quando sono stati redatti i progetti e ha inciso anche l’assenza di manutenzione da circa dieci anni. “Gli ultimi lavori hanno creato danni maggiori e sono aumentati i trabocchetti - ha rilevato Orlando - i milioni devono essere spesi per risolvere i problemi, non crearli: in alcune strade sono stati perfino chiusi i vecchi tombini per la raccolta delle acque, mentre sulla Roccafiorita-Graniti da ottobre non si riesce a tappare una buca (poche ore dopo è arrivato l’asfalto, con Lo Giudice pronto a darne notizia con foto e selfie). “Le risorse non sono sufficienti a sanare vent’anni di abbandono, voglio verificare cosa sta succedendo e se ci sono errori - ha tirato le conclusioni De Luca - perchè non posso accettare che si facciano danni”. Dunque il sindaco metropolitano ha inaugurato il “metodo Antillo”: avviare subito un confronto tra sindaci e tecnici dell’ex Provincia, individuare i punti critici sui quali intervenire e stabilire le priorità. Se ne riparlerà a stretto giro, il 20 luglio (sempre alle 7.30) a Limina.