Strage di Bologna e poliziotto ucciso, a Santa Teresa Agide Melloni e Vincenzo Agostino
di Redazione | 12/10/2023 | ATTUALITÀ
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Agide Melloni e Vincenzo Agostino
Due testimonianze su fatti che hanno sconvolto l’Italia e la Sicilia, in cui hanno perso la vita innocenti e servitori dello Stato. Il Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva ospiterà venerdì 13 ottobre due figure legate alla strage di Bologna del 1980 e all’omicidio del poliziotto Nino Agostino, ucciso nel 1989 a Villagrazia di Carini insieme alla moglie Ida Castelluccio. Ad organizzare l’incontro, in programma alle 18, è l’associazione “Amici di Onofrio Zappalà”, che dopo quasi quattro anni riprende l’abituale percorso con studenti e società civile, al di fuori della manifestazione del 2 agosto, ripartendo dai ragazzi e dalla gente comune per portare avanti la Memoria nel nome di Onofrio Zappalà, della strage di Bologna e di un periodo che, inevitabilmente, ha segnato pesantemente la vita di tutti. Al Palazzo della Cultura sarà presente Agide Melloni, autista dell’Atc di Bologna che nel 1980 rimase per 16 ore alla guida di un autobus della linea 37 utilizzato per trasportare alcuni feriti negli ospedali e poi improvvisato come carro funebre per condurre i cadaveri nelle camere mortuarie. "Approfondiremo alcuni aspetti particolari con un ospite che nella sua unicità ha saputo segnare momenti assolutamente particolari ed emozionanti - spiega l’associazione - dando il suo personale apporto, tra i più importanti e necessari, al fine di affrontare una delle tante ed innumerevoli emergenze di quel fatidico giorno. Continuando ad impegnarsi, senza sosta e senza orario, con il suo lavoro ha contribuito in maniera più che determinante ad essere un indispensabile aiuto e sostegno nelle principali fasi di soccorso e assistenza a quanti avevano l’assoluta necessità di essere aiutati e supportati nelle loro molteplici necessità”. Al mattino Agide Melloni incontrerà gli studenti dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” (9.30) e poi sarà all’Istituto comprensivo (15.30). La seconda testimonianza sarà quella di Vincenzo Agostino, già ospite negli anni scorsi dell’associazione Amici di Onofrio Zappalà”, reduce dalla conferma dell'ergastolo al boss Nino Madonia per l'assassinio di Nino, Ida e del figlio che quest'ultima portava in grembo. "Sono soddisfatto perché hanno condannato il macellaio di mio figlio e di mia nuora - ha detto nei giorni scorsi - soddisfatto anche per mia moglie, desideravo tanto che ci fosse anche lei accanto a me. Ora toglierò la scritta sulla sua lapide, 'morta in attesa di verità e giustizia’”. A Santa Teresa di Riva ripercorrerà la sua vicenda e la battaglia durata oltre trent’anni per arrivare alla verità.