Giovedì 21 Novembre 2024
Cerimonia promossa dall'Associazione Carabinieri alla presenza di familiari e autorità


Strage di Nassiriya, a Santa Teresa il ricordo del sottotenente Giovanni Cavallaro - FOTO

di Andrea Rifatto | 16/11/2022 | ATTUALITÀ

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La cerimonia di Santa Teresa di Riva

È vivo e indelebile nella comunità di Santa Teresa di Riva il ricordo del sottotenente dei Carabinieri Giovanni Cavallaro, vittima il 12 novembre 2003 della strage di Nassiriya in Iraq e Croce d'Onore alle vittime di terrorismo. Lunedì si è tenuta nel giardino “Unità d’Italia” di Villa Crisafulli Ragno una cerimonia di commemorazione per il 19esimo anniversario dell’eccidio, promossa dell’Associazione Nazionale Carabinieri-Sezione “Sottotenente Giovanni Cavallaro” di Santa Teresa, a lui intitolata nel 2018, presieduta dal vicebrigadiere Francesco Musicò. Presenti la vicesindaca Annalisa Miano; Diego e Paolo Cavallaro, figlio e fratello di Giovanni; il colonnello Marco Carletti, comandante provinciale dei Carabinieri; il capitano Giovanni Riacà, comandante Compagnia Cc di Taormina; i luogotenenti Maurizio La Monica e Maurizio Zinna, comandanti delle Stazioni di Santa Teresa e Forza d’Agrò; il comandante della Guardia di Finanza di Taormina, capitano Francesco Borbone; il generale dell’Esercito Giovanni Giunta; i comandanti della Polizia locale di Santa Teresa e Sant’Alessio, Diego Mangiò e Salvatore D’Agata; rappresentanti della Capitaneria di Porto; l’ispettore regionale Ignazio Buzzi dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sicilia; l’Associazione Nazionale Carabinieri con delegazioni di Gaggi, Scaletta Zanclea, Messina, Lipari e Milazzo; l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Giardini Naxos; l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci-Sezione di Sant’Alessio Siculo e Taormina, la Croce Rossa di Taormina-Roccalumera; sindaci e assessori di Sant’Alessio Siculo, Savoca, Furci Siculo, Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agrò e studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. 

“Giovanni ha dato una testimonianza di sacrificio portato fino all’estremo per adempiere al suo servizio - ha evidenziato il colonnello Carletti - noi ogni giorno siamo chiamati a prestare servizio agli altri con sacrificio e questi eventi ci fanno ricordare il significato di queste parole”. Per Diego Cavallaro “sono passati 19 anni ma per noi familiari è come se fosse ieri - ha detto commosso - l’Arma dei Carabinieri e la comunità ci sono sempre vicine con grande affetto. Vedere oggi qui tanta gente è per me e la mia famiglia motivo di orgoglio, per ricordare ancora una volta che mio padre e i suoi colleghi erano lì non per offendere ma per portare la pace. Importante anche la presenza degli studenti per riflettere sulla guerra”. Ai piedi della targa dedicata a Cavallaro è stata deposta una corona di alloro, benedetta da don Agostino Giacalone, seguita dalla lettura della Preghiera del Carabiniere da parte del luogotenente La Monica e delle motivazioni della Croce d’Onore ricordate dal capitano Riacà. “Difficile ricordare chi ha sacrificato la propria vita proprio in un momento in cui è in atto una guerra - ha detto la vicesindaca Miano nel suo intervento - Cavallaro e gli altri militari hanno operato con spirito di abnegazione fino a sacrificare la loro vita per portare la pace in una terra straniera”.  Nel pomeriggi, nella Stazione Carabinieri di Ganzirri, intitolata al sottotenente Giovanni Cavallaro, alla presenza di una rappresentanza di militari del Comando provinciale di Messina si è tenuta una cerimonia commemorativa, nel corso della quale, il comandante Carletti, insieme al figlio Diego, hanno deposto un cuscino di fiori sulla lapide commemorativa del militare. A conclusione della cerimonia, nei locali della caserma, il cappellano militare don Rosario Scibilia ha officiato una messa in suffragio del militare caduto.



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