Studente disabile di S. Teresa salta la gita, la minoranza: "Colpa dell'Amministrazione"
di Andrea Rifatto | 16/10/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/10/2017 | ATTUALITÀ
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L'assessore Annalisa Miano e il sindaco Danilo Lo Giudice
Una mail non letta, il mezzo che non arriva e lo studente disabile rimane senza trasporto. Escluso dalla gita scolastica. Succede a S. Teresa di Riva, dove per colpa del Comune uno bambino che frequenta la scuola primaria del Centro non si è potuto unire ai compagni di classe per partecipare a un’uscita didattica a Sant’Alessio Siculo. Tutto ha inizio il 10 ottobre, quando la Direzione didattica inoltra all’Ente la richiesta per ottenere il servizio di trasporto per il 13 ottobre: il funzionario responsabile del trasporto studenti disabili invia quindi una mail alla cooperativa di Caccamo che gestisce le attività di autonomia e comunicazione per i portatori di handicap, per chiedere l’espletamento del servizio con l’invio del mezzo e dell’accompagnatore. Ma la mail non viene letta e non arriva la risposta. E così il giorno della gita tutti si recano a Sant’Alessio ad eccezione del diversamente abile. “Bastava una telefonata alla ditta” – ha commentato infuriato il sindaco Danilo Lo Giudice, che si è scagliato contro il suo dipendente comunale e ha chiesto che l’impiegato stili una relazione dettagliata su tutta la vicenda. “Mi scuso con la famiglia, che non conosco, per quanto accaduto e che non dovrà accadere più, mi sono sentito mortificato quando sono venuto a conoscenza di questa situazione” ha aggiunto il primo cittadino. Un caso finito alla ribalta nazionale, affrontato da giornali e Tv. Oggi il gruppo di minoranza “Insieme per cambiare” ha presentato in Municipio una richiesta di atti per fare luce sulla vicenda addebitando le rsponsabilità agli amministratori. “Tale incresciosa situazione ha avuto larga eco in tutta Italia riportandoci indietro nel tempo, in quanto è stata gestita in modo superficiale ed approssimativo dall’Amministrazione comunale ed in modo particolare dall’assessore ai Servizi sociali” – scrivono i consiglieri Antonio Scarcella, Carmelo Casablanca, Giuseppe Migliastro e Lucia Sansone. Il nostro gruppo esprime solidarietà nei riguardi del bambino e della sua famiglia, constatando che in questa situazione, al di là delle specifiche responsabilità, l’unico soggetto ad averne pagato le conseguenze è stato proprio il bambino. Ci siamo sempre resi disponibili a collaborare con l’Amministrazione per la risoluzione dei problemi della collettività ed in tal senso manifestiamo ancora oggi la nostra disponibilità e ci sentiamo in dovere di manifestare il nostro dispiacere per quanto accaduto: a tal proposito – proseguono i consiglieri di opposizione – riteniamo di renderci partecipi, a nostre esclusive spese, dell’organizzazione di un evento a cui possa partecipare il bambino con i suoi compagni per trascorrere insieme un momento di divertimento e spensieratezza, ma considerato che quanto sopra detto denota un’evidente responsabilità politica dell’Amministrazione comunale per non aver saputo gestire questa delicata vicenda, chiediamo, al fine di poter espletare compiutamente il mandato politico-elettorale, il rilascio di copia di tutti gli atti riguardanti la vicenda, nonché una relazione dettagliata da parte dell’assessore ai Servizi sociali, Annalisa Miano”.