Studenti di S. Teresa restaurano antico libro: dopo cinque anni torna nella sua Itala
05/02/2020 | ATTUALITÀ
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Foti, Orlando, Brianni, Lipari e Tamà con il volume
Quattro anni di attività, un attento restauro realizzato nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro di due classi del Liceo Scientifico dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di S. Teresa di Riva, con il tutoraggio tecnico di una società catanese di restauro di libri antichi. E così “Theologia Moralis Uninversa”, volume del 1700 proveniente dal monastero dei Santi Pietro e Paolo di Itala, è tornato a casa. La riconsegna al parroco italese, don Salvatore Orlando, è avvenuta nel corso dell’evento “Rileggere l’Abbazia”, che ha coinvolto diversi enti e associazioni. Le tappe del restauro sono state descritte dalla professoressa Ninuccia Foti, pioniere del progetto e anche presidente dell’Osservatorio Beni Culturali dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani e socia Archeoclub Area Ionica Messina. Un’idea che viene da lontano, visto che la Foti ed lo Scientifico santateresino, dove insegna, già dal 2001 si occupano di restauro di libri antichi, con positive esperienze a Mandanici e Casalvecchio Siculo. Nel 2015 padre Orlando le affidò il “Theologia Moralis Universa”, restituito adesso ripulito e restaurato. La docente ha ricevuto il ringraziamento della dirigente scolastica Carmela Maria Lipari, che ha sottolineato come questo progetto sia il frutto di una sinergia tra scuola, privati, Parrocchia, Comune e Archeoclub. Anche le istituzioni di Itala hanno mostrato grande entusiasmo per l’iniziativa. In particolare il parroco ha aperto i lavori parlando anche del tempio basiliano, mentre il vicesindaco Maria Catena Micali e l’assessore Giovanni Feudale hanno auspicato collaborazione anche per altri libri antichi del biblioteca di Itala. Un auspicio subito colto dal presidente di Archeoclub, Filippo Brianni, che da anni dà il proprio supporto a questo tipo di progetti, cercando di valorizzare l’importante realtà creatasi nel Liceo Scientifico. Ketty Tamà, socia Archeoclub, ha proposto di far tornare nella chiesa di Itala, almeno in formato digitale, i 7 volumi conservati all’Escorial di Madrid. Archeoclub ha inoltre donato a don Salvatore Orlando l’audioguida con la storia e la descrizione dell’abbazia italese, realizzata dalla Tamà, che funziona attraverso un QrCode conservato dentro la chiesa e attivabile con un semplice cellulare. Quella di “digitalizzare la bellezza del territorio”, come ama dire Ketty Tamà, è un’iniziativa che Archeoclub sta usando con successo da qualche anno. QrCode realizzati dall’associazione sono già presenti a San Pietro e Paolo di Casalvecchio, Limina e Roccafiorita e altri sono in corso di realizzazione.